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Cronaca

Blitz della polizia nel dormitorio, ridotto nuovamente a una favela in città

Una situazione di estremo degrado è emersa nel corso di un blitz effettuato alle prime luci del giorno all’interno del dormitorio per migranti di via Provinciale San Vito da parte di personale della Digos al comando del vicequestore Antonio Bocelli, con il supporto delle unità cinofile e di diversi uomini del Reparto di prevenzione Crimine

BRINDISI – Una situazione di estremo degrado è emersa nel corso di un blitz effettuato alle prime luci del giorno all’interno del dormitorio per migranti di via Provinciale San Vito da parte di personale della Digos al comando del vicequestore Antonio Bocelli, coadiuvato dal dirigente del commissariato di Ostuni, Gianni Albano, con il supporto delle unità cinofile, degli uomini del Reparto di prevenzione Crimine di Lecce, della Squadra Mobile di Brindisi, dell’ufficio Immigrazione, e del Reparto mobile di Taranto.

L’attività rientra in una serie di controlli effettuati a livello nazionale presso strutture occupate da cittadini extracomunitari, con l’obiettivo di prevenire eventuali infiltrazioni di soggetti che orbitano intorno al mondo del fondamentalismo. Da quanto appreso la struttura, di proprietà del comune e gestita da una cooperativa privata, ospita attualmente 135 stranieri (quasi tutti provenienti dall’Africa), nonostante sia in grado di accoglierne, in condizioni dignitose, non più di 80. Ed è questo l'elemento più allarmante venuto a galla durante l'ispezione.Polizia nel dormitorio di via Provinciale San Vito 2-2-3

Il dormitorio pare stia progressivamente tornando allo stato di assoluta fatiscirenza in cui versava fino all’inverno del 2013, quando venne sgomberato e sottoposto a un radicale intervento di restyling. Gli ospiti, da quanto appurato dalle forze dell’ordine, vivono in una situazione di promiscuità. I servizi igienici non sono adeguati alle esigenze di un così massiccio numero di individui. Insetti e topi sono praticamente ovunque. 

Già nel giugno del 2015, del resto, il sindaco Mimmo Consales, a seguito di un sopralluogo con personale della cooperativa e associazioni di volontariato, riscontrò che nell’edificio c’erano più persone rispetto al consentito, oltre a diversi disagi.

Da allora, a quanto pare, le cose sono ulteriormente peggiorate e a questo punto bisogna assolutamente intervenire per evitare che il capannone si trasformi nuovamente in una favela nel centro cittadino. Tornando al’attività odierna, ad ogni modo, 85 extracomunitari sprovvisti di documenti sono stati condotti in caserma per essere identificati. Inoltre, grazie anche all'auslio di un metal ascia e cartuccia1-2detector, sono stati sequestrati un'accetta e una cartuccia di fucile, con conseguente denuncia di due persone. 

Dopo gli attentati di Parigi, anche in provincia di Brindisi c’è stato un sensibile aumento dei controlli in genere da parte della polizia di stato, con particolare riguardo anche a zone di transito o partenza per paesi esteri. 

Nelle ultime settimane, in particolare, la Digos di Brindisi, insieme alla polizia di frontiera, ha effettuato numerose attività di prevenzione ed antiterrorismo con controllo a campione al porto su navi in partenza e arrivo relativamente ai collegamenti con la Grecia che hanno consentito di identificare  circa un centinaio di passeggeri con i contestuali veicoli, alcuni dei quali sottoposti talvolta anche a perquisizione personale e veicolare sul posto. 

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