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Boom di passeggeri anche a gennaio negli aeroporti di Bari e Brindisi

Continua a crescere l'Aeroporto del Salento di Brindisi, che nel mese di gennaio, stando ai dati resi noti da Aeroporti di Puglia, ha fatto registrare una crescita del 5,2 per cento del traffico passeggeri, passati da 125.727 (gennaio 2014) a 132.302. Di questi, 17.916 sono stati i passeggeri di linea internazionale (+17,2 per cento) e 114.289 (+3,6 per cento) quelli di linea nazionale

BRINDISI – Continua a crescere l’Aeroporto del Salento di Brindisi, che nel mese di gennaio, stando ai dati resi noti da Aeroporti di Puglia, ha fatto registrare una crescita del 5,2 per cento del traffico passeggeri, passati da 125.727 (gennaio 2014) a 132.302. Di questi, 17.916 sono stati i passeggeri di linea internazionale (+17,2 per cento) e 114.289 (+3,6 per cento) quelli di linea nazionale. 

Fa registrare un trend positivo anche “Karol Wojtyla” di Bari, dove il totale (arrivi e partenze) al 31.1.2015 è stato di 246.403 passeggeri, con una crescita del 9,4 per cento rispetto all’analogo periodo 2014  quando il totale era stato di 225.326 passeggeri.  A questo risultato ha contribuito in maniera decisiva il traffico internazionale, passato dai 48.929 passeggeri del gennaio 2014 ai 60.814 del mese scorso, con un incremento del 24,3 per cento; più contenuta (+4,9 per cento) la crescita del traffico nazionale: 173.656 i passeggeri del 2014 a fronte dei 182.140 del mese appena concluso.

Nello scorso mese, complessivamente, i passeggeri in arrivo e partenza da/per gli scali di Bari e Brindisi sono stati 378.705, il 7,9 per cento in più rispetto a gennaio del 2014, quando il totale era stato di 351.053 unità. Di queste, 296.429 sono i passeggeri di linea nazionale (+4,4 per cento) e 78.730 quelli di linea internazionale (+22,6 per cento). Ottimo anche l’incremento registrato dal segmento charter, in aumento del 30 per cento rispetto a gennaio 2014.

“Ancora una volta, quindi, il segmento internazionale – si legge in una nota di Adp - si conferma quale elemento trainante della ripresa del traffico sulla rete aeroportuale pugliese. La capillarità dei collegamenti disponibili su quasi tutte le più importanti destinazioni continentali, associata alla costante crescita in termini di attrattività della nostra regione, ha rappresentato un fattore fondamentale alla base di questo risultato”. 

“Va altresì rilevato – si legge ancora nel comunicato Adp - come il dato riferito al traffico internazionale debba essere integrato di una quota parte di passeggeri, che su base annua si attesta a circa il 10% del totale della linea nazionale, che utilizza aeroporti italiani – principalmente Roma Fiumicino e Milano Linate - per transitare verso altre destinazioni oltre confine”.  

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