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Cronaca

Corruzione, indagine sull’apertura di un supermercato a Brindisi

Si allarga l’inchiesta del procuratore aggiunto Negro: c’è anche un filone che riguarda il settore Attività produttive

BRINDISI – Si allargano le maglie dell’inchiesta per corruzione per atti d’ufficio che ha portato alla notifica di 33 avvisi di proroga, a inquilini attuali ed ex di  Palazzo di città, tra politici e non: ci sarebbe anche un filone che riguarda l’apertura di un supermercato a Brindisi, durante le precedenti Amministrazioni.

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Le attività produttive

I finanzieri, nei mesi scorsi, avrebbero acquisito su delega del procuratore aggiunto Antonio Negro anche documentazione relativa al settore delle Attività produttive, in aggiunta a quella degli uffici Urbanistica, Lavori Pubblici e Ambiente. Passando sotto la lente di ingrandimento tutti gli atti, si sono soffermati sull’iter amministrativo per l’apertura di un supermercato nel periodo compreso tra le Amministrazioni di centrosinistra, con Mimmo Consales sindaco e quella centrista di Angela Carluccio. Entrambi sono assolutamente estranei all’inchiesta che, al momento, conta 33 persone iscritte sul registro degli indagati  seguendo l’ipotesi di “corruzione per atti d’ufficio in concorso”.

L’ipotesi investigativa

A quanto si apprende, l’istanza per l’apertura del punto vendita sarebbe stata presentata al Comune nel periodo della Giunta di centrosinistra, mentre l’inaugurazione sarebbe avvenuta con la nuova Amministrazione, eletta dopo il commissariamento.

Il sospetto investigativo è che ci siano state “utilità” in corrispondenza delle autorizzazioni necessarie per l’apertura o di altri atti di natura amministrativa, la cui competenza è del Comune di Brindisi che ha ospitato l’investimento privato.

Le indagini

Quali sarebbero queste utilità? Denaro o altra utilità sono indicati nell’articolo del Codice penale richiamato negli avvisi di proroga, vale a dire quello che si riferisce alla corruzione per atti d’ufficio: “Il pubblico ufficiale che per l’esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri indebitamente riceve per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da uno a sei anni”. Nulla di più è scritto negli avvisi che sono stati notificati perché si tratta di un’ipotesi di lavoro sulla quale restano impegnati i finanzieri.

Essendo scaduti i primi sei mesi senza che sia stato richiesto alcun atto di indagine per il quale dare informazione ai diretti interessati, si è reso necessario procedere agli avvisi. Le indagini, quindi, andranno avanti per i prossimi sei mesi e solo alla scadenza di questo secondo semestre di accertamenti, sarà possibile avere un quadro più chiaro.

Tra i destinatari ci sono consiglieri comunali, ex ed attuali, assessori dell’Amministrazione di centrosinistra, dirigenti, funzionari e impiegati del Comune e professionisti esterni che hanno lavorato per l’Ente, dopo un bando o con affidamenti diretti dai settori Urbanistica, Lavori Pubblici e Ambiente. Sarebbero stati i primi a essere iscritti sul registro degli indagati lo scorso mese di gennaio. Adesso ci sono anche quanti sarebbero in qualche modo legati all’apertura del supermercato, in relazione agli incarichi ricoperti, tra Palazzo di città e nella società che propose l'investimento.

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