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Cronaca

I "No al carbone" contro il silenzio dell'Asl sullo stato del Registro Tumori

"Asl il silenzio è dolo". Si legge questo sugli striscioni affissi per le vie brindisine dal movimento ambientalista "No al carbone" per protestare contro la mancata pubblicazione dei dati sanitari

BRINDISI – “Asl il silenzio è dolo”. Si legge questo sugli striscioni affissi per le vie brindisine dal movimento ambientalista “No al carbone” per protestare contro la mancata pubblicazione dei dati sanitari sull’incidenza 2006-2007-2008 per il secondo rapporto di attività del Registro Tumori Puglia. L’Azienda locale brindisina, da quanto si legge in una nota stampa dei Nac, a dicembre scorso aveva assunto l’impegno di comunicare precise scadenze su alcuni temi riguardanti la salute dei cittadini e affrontati in più occasioni dal movimento ambientalista, come lo stato di avanzamento del Registro Tumori Puglia. 

“Brindisi è una città gravemente ammalata, l’inizio della malattia coincide con l’avvento del petrolchimico che, con l’illusione del benessere, si è poi rivelato il cavallo di Troia che ha infettato il nostro territorio con il morbo delle multinazionali, diffusosi in 50 anni come una metastasi – si legge nel volantino che accompagna i manifesti – Brindisi, "Area di interesse nazionale per le bonifiche", è un territorio Il ponte di via Porta Lecce-2avvelenato dagli scarti di quelle multinazionali che depredando le nostre meraviglie naturalistiche e paesaggistiche, hanno prodotto un inquinamento fuori controllo ed ancora oggi non quantificato nè certificato in termini sanitari”.

“A Brindisi la Asl che dovrebbe monitorare ed informare la popolazione, si arrocca in un silenzio talmente assordante che per gravità, si potrebbe tradurre in complicità e subalternità nei confronti di chi questo impatto sanitario devastante lo ha prodotto, senza mezze parole in omertà. Il raccapricciante teatrino in cui ci siamo trovati coinvolti cercando il dialogo con questa istituzione è l’emblema di quanto il cittadino sia tenuto in considerazione e di quanto la Asl non abbia avuto vergogna nel rimangiarsi tutti gli impegni presi. Brindisi aspetta i dati sanitari che certifichino il proprio stato di salute o sarebbe meglio dire per conoscerne la gravità. Purtroppo neanche i mezzi di informazione aiutano a scuotere questa città dal torpore che la attanaglia, fornendo poche informazioni in merito e cosa ancor più grave, non mettendo sotto pressione chi ad oggi risulta essere inadempiente.I dati sanitari sono un nostro diritto per questo abbiamo deciso di spargere per la città un messaggio chiaro e di indubbia interpretazione: Asl il silenzio è dolo”

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