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Cronaca

Bulgari arrestati per sequestro e rapina

BRINDISI - Arrestati i tre bulgari che nel tardo pomeriggio di ieri hanno massacrato di botte un loro connazionale rapinandolo della sua Bmw 318, dei soldi, del telefono cellulare e di alcuni effetti personali. Si tratta di Plamen Iliev di 26 anni, Svetslav Iliev di 24 e Marin Tachev anche lui di 24 anni. I tre sono stati rintracciati nella tarda mattinata di oggi in Calabria dagli agenti della sezione Volanti della questura di Brindisi che hanno lavorato per tutta la notte per identificarli.

BRINDISI - Arrestati i tre bulgari che nel tardo pomeriggio di ieri hanno massacrato di botte un loro connazionale rapinandolo della sua Bmw 318, dei soldi, del telefono cellulare e di alcuni effetti personali. Si tratta di Plamen Iliev di 26 anni, Svetslav Iliev di 24 e Marin Tachev anche lui di 24 anni. I tre sono stati rintracciati nella tarda mattinata di oggi in Calabria dagli agenti della sezione Volanti della questura di Brindisi che hanno lavorato per tutta la notte per identificarli.

I tre autori dell’aggressione e del pestaggio si erano nascosti in un hotel della Marina di Sibari, frazione di Cassano allo Ionio, provincia di Cosenza. Sono accusati di sequestro di persona, rapina e lesioni personali. L'auto e i valori sono stati trovati. I fatti di cui sono accusati i tre risalgono alla tarda serata di ieri quando un cittadino di nazionalità bulgara, residente in Italia, è stato soccorso da alcuni operai della zona industriale di Brindisi dove era stato abbandonato sanguinante e stordito.

Gli operai hanno chiamato il 113, e più tardi in questura la vittima ha raccontato di essere stato aggredito, caricato su una vettura e poi picchiato e rapinato. Il fatto sarebbe avvenuto al varco doganale di Costa Morena, dove il cittadino bulgaro, già munito di check in e biglietto, era diretto per imbarcarsi verso la Grecia e andare in Bulgaria.

Gli aggressori lo hanno bloccato, gli hanno sottratto l’auto, una Bmw, che uno di loro ha portato via mentre gli altri due lo picchiavano. L’uomo è stato poi abbandonato nella zona industriale di Brindisi, nell’area retroportuale. I poliziotti, con l'aiuto di un interprete hanno ascoltato la vittima, poi si sono messi subito sulle tracce dei tre rapinatori. Questa mattina li hanno rintracciati e, su disposizione del pubblico ministero di turno Luca Bucchieri, arrestati.

Le ragioni dell'aggressione sarebbero, secondo il dirigente delle Volanti, Alberto D'Alessandro, esclusivamente predatorie. La banda si appostava a Brindisi sapendo che il porto è utilizzato da concittadini che fanno la spola tra l'Italia e la Bulgaria (spesso con carichi di sigarette di contrabbando). La vittima dell'aggressione di ieri però non risulta coinvolta in traffici.

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