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Cronaca Cellino San Marco

Bus sovraccarichi, ancora disagi: alcuni studenti costretti a restare a casa

Anche nella giornata di oggi (24 settembre) alcuni studenti di Cellino San Marco sono rimasti a casa perché i pullman delle "Ferrovie Sud Est" erano stracarichi. E' una situazione che si verifica da giorni. I genitori sono esasperati da questo disagio. "Paghiamo 283 euro all'anno di abbonamento - dichiara uno di loro - per un servizio del tutto inadeguato"

 CELLINO SAN MARCO – Anche nella giornata di oggi (24 settembre) alcuni studenti di Cellino San Marco sono rimasti a casa perché i pullman delle “Ferrovie Sud Est” erano stracarichi. E’ una situazione che si verifica da giorni. I genitori sono esasperati da questo disagio. “Paghiamo 283 euro all’anno di abbonamento – dichiara uno di loro – per un servizio del tutto inadeguato. Da quando è iniziato l’anno scolastico, ogni giorno dei ragazzi non sono messi nelle condizioni di poter esercitare il diritto allo studio”.

Quest’oggi, da quanto appreso, sono almeno 15 gli studenti che non hanno trovato posto sui bus, dove già erano ammassati più di 60 ragazzi. “Il pullman – spiega ancora il padre di uno studente cellinese – parte da San Pancrazio e poi fa tappa a San Donaci. Quando arriva a Cellino è già pieno. Dopo aver perso quello previsto per le ore 7,10, alcuni ragazzi hanno dovuto ripiegare su quello delle 8,35, il cui arrivo a Brindisi è previsto per le ore 9,15, a seconda ora inoltrata. Ma qualcuno non è riuscito a prendere neanche la corsa delle 8,35. Quello successivo passava alle 9,20, ma se arrivi a scuola dopo le ore 10, non ti fanno entrare”.

Quello dei bus sovraccarichi di pendolari è un problema che si ripropone ogni anno. Nella giornata di ieri (23 settembre) i carabinieri della stazione di Oria hanno multato il conducente di un mezzo della Sud Est che viaggiava con un numero eccessivo di pendolari. Il veicolo è stato fermato dai militari alle porte di Oria. Da quanto appreso, vi erano a bordo 11 unità in più rispetto al limite fissato dalla deroga che consente di caricare anche passeggeri in piedi per le tratte inferiori ai 50 chilometri.

Lo scorso 17 settembre, un pullman della Stp che collega Ostuni a Brindisi si era dovuto fermare a San Vito dei Normanni per consentire al personale del 118 di soccorrere uno studente colto da malore.

Le problematiche legate al trasporto del pendolari erano state al centro di un incontro svoltosi lo scorso 4 settembre fra il presidente della Provincia, Maurizio Bruno, e i rappresentanti dell’Uds (Unione degli studenti). Si tratta di disagi che puntualmente, da anni, si ripropongono in occasione della riapertura delle scuole. La cosa incredibile è che ancora non sono state trovate delle contromisure. Com’è possibile che non si riesce a imparare dagli errori del passato? Com’è possibile che ogni anno si debbano riproporre le stesse scene di autobus colmi fino all’inverosimile, con gravi rischi per la sicurezza dei passeggeri? 

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