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Cronaca Cellino San Marco / Via Martiri delle Fosse Ardeatine

Bus sovraccarichi, genitori esasperati fermano i mezzi e chiamano i carabinieri

Genitori degli studenti pendolari sul piede di guerra a Cellino San Marco dove sin dall’inizio dell’anno scolastico i pullman che portano i ragazzi a Brindisi sono pochi rispetto al numero di utenti e di conseguenza il viaggio verso il capoluogo avviene su mezzi sovraffollati. Oggi è stato richiesto l’intervento dei carabinieri

CELLINO SAN MARCO – Genitori degli studenti pendolari sul piede di guerra a Cellino San Marco dove sin dall’inizio dell’anno scolastico i pullman che portano i ragazzi a Brindisi sono pochi rispetto al numero di utenti e di conseguenza il viaggio verso il capoluogo avviene su mezzi sovraffollati. Oggi, lunedì 9 novembre, è stato richiesto l’intervento dei carabinieri (video)

Un nutrito gruppo di genitori si è presentato al punto di fermata in via Martiri delle Fosse Ardeatine, la prima tappa di cinque su Cellino, per attendere insieme ai figli l’arrivo dei cinque bus delle Ferrovie del Sud Est che da Guagnano e Avetrana, dopo tappa a San Pancrazio e San Donaci, si fermano a Cellino per prendere gli studenti. Sono circa 200 i pendolari che studiano a Brindisi, cinque i mezzi della Fse a disposizione, uno di questi però non ferma al quartiere Casale dove si concentrano la maggior parte degli istituti superiori, di conseguenza sono solo quattro mezzi che possono essere sfruttati appieno che, però, arrivano a Cellino San Marco già carichi di studenti.

La protesta dei genitori a Cellino contro i pullman sovraffollati

“Il risultato è che in molti casi siamo costretti a portare i nostri figli a scuola con l’auto, nonostante paghiamo un abbonamento mensile – spiegano i genitori – quindi i ragazzi entrano tardi a scuola perdendo, in alcuni casi la prima ora, in altri anche la seconda. Alcune volte, invece, accade che gli studenti davanti a pullman stracarichi dove non c’è un solo centimetro quadrato da occupare, tornano a casa saltando completamente le lezioni, perché non sempre i genitori possono accompagnarli a Brindisi. Gli istituti scolastici sono a conoscenza del problema e sono molto tolleranti rispetto ai ritardi ma resta sempre un grosso disagio che non sappiamo più come risolvere”. caos fermata bus cellino-2

Dopo numerose segnalazioni alla Società rimaste a quanto pare inevase, si è deciso di fare rumore, interpellando le forze dell’ordine. Sul posto si è recato lo stesso comandante della locale stazione, il maresciallo Giuseppe Milo. 

“Questa mattina abbiamo voluto constatare di persona le condizioni di viaggio dei nostri figli e quando abbiamo visto arrivare pullman già carichi che non potevano contenere tutti gli studenti in viaggio per Brindisi abbiamo richiesto l’intervento dei carabinieri. Perché fosse avviato qualche accertamento. Nei giorni scorsi, invece, abbiamo richiesto, attraverso l’associazione Adoc, l’intervento della polizia stradale: un bus è stato fermato, era sovraccarico e l’autista e l’azienda hanno ricevuto una multa. La conseguenza di questo però è che il giorno successivo i ragazzi in più, poco prima che si arrivasse a un eventuale posto di controllo, sono stati lasciati per strada. Impossibilitati a raggiungere a piedi la scuola”. Genitori esasperati, lavoratori che si fanno in quattro per garantire lo studio ai figli, mandarli a scuola: “Pago 41 euro al mese e ho già portato 5 volte mio figlio con l’auto, non è giusto” protesta una mamma.

20151109_080443-2“Nonostante le fermate su Cellino sono cinque tutti cercano di prendere la prima, perché a quelle successive i mezzi arrivano già stracolmi di ragazzi e molte volte nemmeno si fermano, quindi nonostante la comodità di avere la fermata quasi sotto casa sono costretta a portare mio figlio dall’altra parte del paese. Non si può andare avanti in questo modo”, spiega un altro genitore. 

“Abbiamo più volte cercato di contattare i dirigenti, il numero verde e i vari centralini di assistenza ai clienti ma non siamo ancora riusciti ad avere una risposta risolutiva. Qualche settimana fa tramite alcune scuole abbiamo avuto un incontro con uno dei responsabili dell’azienda che prese l’impegno di risolvere questa situazione ma ad oggi non è cambiato nulla”.

Al problema del sovraffollamento che costringe a viaggi stressanti dove qualche studente si sente anche male si aggiunge la questione sulle condizioni dei mezzi: “Spesso arrivano anche bus obsoleti, che si riempiono di acqua, altre volte sono guasti e quindi ne arrivano meno rispetto a quelli previsti. È una situazione esasperante, che non sappiamo più come fare per risolvere. Certo è che non ci fermeremo qui”. 

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