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Cronaca

Canile di nuovo al collasso. "Accalappiare solo cani gravemente feriti o pericolosi"

Giunge ancora una volta al collasso il canile comunale sito in contrada Santa Lucia. A confermare la notizia una lettera della Asl di Brindisi a firma del dottor Massimo Lorusso, responsabile del dipartimento di prevenzione - servizio veterinario, indirizzata al sindaco Mimmo Consales, al comandante della Polizia Municipale, Teodoro Nigro, all'assessore all'Ambiente

BRINDISI - Giunge ancora una volta al collasso il canile comunale sito in contrada Santa Lucia. A confermare la notizia una lettera della Asl di Brindisi a firma del dottor Massimo Lorusso, responsabile del dipartimento di prevenzione - servizio veterinario,  indirizzata al sindaco Mimmo Consales, al comandante della Polizia Municipale, Teodoro Nigro, all’assessore all’Ambiente, Antonio Monetti e con la quale si informa di un “nuovo” sovraffollamento della struttura che potrebbe causare numerosi e diversi disagi. 

“Si comunica – si legge sul documento – che nel mese di giugno corrente anno, le richieste da parte del comando della locale Polizia Municipale di recupero e accalappiamento di cani randagi, hanno assunto frequenza quotidiana. Tale circostanza ha comportato il superamento del limite degli ingressi previsti per legge.”

Ma la lettera in questione, vale la pena aggiungere, non è solo informativa, al contrario, è una sorta di appello al fine di provare a fronteggiare la L'ingresso del canile comunalesituazione. 

“Per quanto sopra esposto – si legge ancora sul documento -, si invitano fermamente  le autorità in indirizzo a limitare le segnalazioni ai soli cani gravemente feriti o comprovatamente pericolosi. Si precisa che ulteriori segnalazioni non conformi a quanto stabilito dall’ordinanza sindacale, non potendo questo servizio esimersi dall’espletamento dei propri compiti istituzionali, comporteranno, inevitabilmente, un ulteriore sovraffollamento con situazioni di maltrattamento che saranno tempestivamente trasmesse alle autorità competenti.”

E proprio prendendo in considerazione l’ordinanza a cui dalla Asl fanno riferimento, bisogna dire che quello relativo al sovraffollamento del canile è un problema che si ripresenta, affrontato già in passato anche dalla redazione di BrindisiReport.it e per cui il sindaco Mimmo Consales nel settembre 2013 emise una nuova ordinanza sull’accalappiamento dei cani, aggiustando il tiro rispetto a quella disposta il 31 maggio dello stesso anno e che,  vietava l'attività di accalappiamento in tutto il territorio cittadino, in quanto il canile, strapieno, non era più in grado di ospitare altri animali.

Sostanzialmente e praticamente quel provvedimento ancora oggi in vigore apriva e apre le porte della struttura comunale “ai cani accalappiati sul territorio comunale per i quali vi sia una conclamata ed evidente necessità di intervento sanitario per garantirne le cure sanitarie e il benessere".  La situazione, però, come già si prevedeva all’epoca, non è cambiata, tant’è che oggi (giovedì 2 luglio) siamo qui a parlare di un canile che, al momento, non è più in grado di ospitare animali.

E dopo, il “terremoto”, causato dal preannunciato avvio della procedura di rescissione del contratto che il Comune di Brindisi aveva stipulato con l’associazione “Brunda-Terraviva”, alla quale sono state contestate diverse inadempienze in  merito alla gestione del rifugio-canile in contrada Santa Lucia e per cui è in piedi ancora un contenzioso, si sente sempre più forte la necessità di risolvere il problema alla radice. Ciò magari potrà avvenire con la realizzazione del progetto approvato nei mesi scorsi dalla giunta comunale che prevede la costruzione, al costo di 350mila euro, di 45 nuovi box e quindi l’ampliamento della struttura, oppure, in alternativa, trovando altri alloggi per gli amici a quattro zampe. 

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