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Cronaca

"Carcere a 5 stelle? Ci stia tre giorni"

ROMA – Quello di Taranto un carcere a cinque stelle? Se l’onorevole Luigi Vitali (PdL) la pensa davvero così, il Sappe, uno dei sindacati della polizia penitenziaria, è pronto ad offrirgli un soggiorno di tre giorni nella struttura. Ovviamente si tratta di ironia, legata alle dichiarazioni rese da Vitali dopo la visita al carcere del capoluogo jonico durante la giornata di Ferragosto.

ROMA – Quello di Taranto un carcere a cinque stelle? Se l’onorevole Luigi Vitali (PdL) la pensa davvero così, il Sappe, uno dei sindacati della polizia penitenziaria, è pronto ad offrirgli un soggiorno di tre giorni nella struttura. Ovviamente si tratta di ironia, legata alle dichiarazioni rese da Vitali dopo la visita al carcere del capoluogo jonico durante la giornata di Ferragosto.

L'invito - provocazione arriva dal presidente nazionale dello stesso Sappe, Federico Pilagatti: “Considerato che l'on. Vitali ha trovato il carcere di Taranto a cinque stelle e di suo gradimento, lo invitiamo a soggiornare gratuitamente, a nostre spese, per almeno tre giorni”, ha detto oggi il sindacalista. Per il Sappe le dichiarazioni di Vitali sono “talmente offensive da meritare anche una querela”, e giudica la visita ferragostana “ una passerella mediatica”, dopo la quale il deputato si è permesso “di offendere, umiliare, la dignità… dei detenuti che vivono una situazione igienico-sanitaria drammatica, nonché di mancare di rispetto ai lavoratori che si sacrificano con turni massacranti in un giorno festivo importante”.

Pilagatti accusa anche l’on. Luigi Vitali (avvocato penalista fuori dalla poltica) di aver fatto passare “i sindacati della polizia penitenziaria (che da tempo portano all'attenzione la gravità… della situazione, anche con manifestazioni di protesta) come visionari che denunciano il falso. Peccato che l'on. Vitali, conoscitore della situazione penitenziaria per cui nutriamo profondo rispetto, sia caduto in un infortunio tanto goffo quanto evitabile”, dopo solo mezz’ora di permanenza nel carcere di Taranto, senza vedere nulla all’infuori di “un corridoio di una sezione al primo piano ed alcune celle”.

La risposta di Vitali è arrivata quasi subito:"Pilagatti è incorso in un grave infortunio. Non so se per ignoranza o perché ispirato da qualcuno. Non ho mai, infatti, affermato che il carcere di Taranto è un albergo a 5 stelle. Ho troppo rispetto per i detenuti e per chi lavora all'interno dei nostri penitenziari. Mi sono limitato a constatare - ha aggiunto Vitali -, che la situazione trovata a Taranto era molto più sostenibile di quella riscontrata lo stesso giorno a Bari. Nel penitenziario del capoluogo di regione, infatti, c'era una presenza doppia rispetto al numero massimo consentito e mancavano 38 unità di personale della polizia penitenziaria".

"A Taranto, come ci ha riferito il vice comandante della polizia penitenziaria che ci ha accompagnato nella visita, la presenza dei detenuti era superiore del 40 per cento rispetto al normale e l'organico, sia pure con 40 agenti distaccati, poteva ritenersi più o meno completo. Se Pilagatti voleva creare il caso, alimentando una sterile polemica, ha sbagliato interlocutore. Se voleva vivere un'ora di notorietà - ha concluso il parlamentare del PdL. responsabile della politica penitenziaria -, lo ha fatto nel peggiore del modi. Le questioni del mondo penitenziario sono troppo serie per polemiche agostane che rappresentano l'ultima cosa che voglio fare. Pilagatti riservi lo spirito di cattivo gusto per qualcun altro e trovi il modo, se è in buona fede, di scusarsi per l'uscita inopportuna".

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