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Cronaca Ceglie Messapica

Non causò la morte del paziente, medico assolto dall'accusa di omicidio colposo

Fabrizio Cosimo Vinci, nel 2013 in servizio presso la struttura riabilitativa "San Raffaele" di Ceglie Messapica, venne denunciato per condotta omissiva e negligente dal figlio di un paziente deceduto

CEGLIE MESSAPICA - Si è concluso con l'assoluzione più ampia (il fatto non sussiste) il processo a carico di Fabrizio Cosimo Vinci, all'epoca dei fatti, nel maggio 2013, responsabile medico della struttura riabilitativa "San Raffaele" di Ceglie Messapica. Il professionista, difeso dagli avvocati Danilo Cito e Anna Cavaliere del Foro di Brindisi, era accusato di omicidio colposo scaturito dalla denuncia del figlio di un paziente, a rischio di complicanze emoraggiche cerebrali, ricoverato presso il presidio messapico ma deceduto dopo tre giorni all'ospedale Perrino di Brindisi.

Il congiunto denunciò la condotta omissiva, caratterizzata da imprudenza, negligenza ed imperizia del medico che, secondo il familiare, avrebbe richiesto in ritardo l'intervento del 118 quando il paziente si sentì male, tanto da portarlo alla morte tre giorni dopo. Secondo l’accusa, il professionista non mettendo in atto determinate azioni, avrebbe causato il decesso del paziente. Grazie alla ricostruzione dei fatti da parte del collegio difensivo, con l'ascolto di testi e periti e dopo una lunga e articolata attività dibattimentale, il giudice Simone Orazio della sezione penale del tribunale di Brindisi, ha concluso che la condotta e le scelte del medico erano state corrette, sollevandolo da qualsiasi responsabilità per la morte del paziente. 

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