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Cronaca Cellino San Marco / Via Camillo Benso Conte di Cavour

Cellino, dissuasori di traffico nelle strade del commercio: è protesta

Oggi, giovedì 11 febbraio, un nutrito gruppo di persone si è opposto fisicamente ai lavori di installazione dei dissuasori, bloccando l'intervento delle ruspe. Sul posto si è recata anche una pattuglia dei carabinieri che ha preso atto della situazione eseguendo un sopralluogo

CELLINO SAN MARCO – “Mettere i dissuasori di traffico nelle uniche strade dove si concentra la maggior parte delle attività commerciali del paese significa distruggere l’economica locale. Siamo stanchi di subire decisioni politiche e amministrative che ricadono negativamente sulle attività economiche del paese, sulla vita della cittadinanza. Abbiamo raggiunto il limite, per noi ora è arrivato il momento di dire basta, ci opporremo all’installazione dei dissuasori fino a quando non saranno comprese le ragioni della nostra protesta e non avremo la garanzia che il centro storico non sarà interdetto al traffico”.

È questo lo sfogo dei commercianti di Cellino San Marco che possiedono esercizi pubblici in via Roma, via Cavour e via protesta cellino dissuasori-2Vittorio Emanuele, tre strade che circondano piazza Aldo Moro, nel cuore del paese riguardo all’installazione di alcuni dissuasori di traffico a scomparsa che devono essere installati all’inizio di queste tre strade nell’ambito di un progetto di riqualificazione urbana che sta interessando da un paio di anni, in più trance, il centro del paese. Oggi, giovedì 11 febbraio, un nutrito gruppo di persone si è opposto fisicamente ai lavori di installazione dei dissuasori, bloccando l’intervento delle ruspe. Sul posto si è recata anche una pattuglia dei carabinieri che ha preso atto della situazione eseguendo un sopralluogo, l’assessore alle attività produttive Francesco Briganti, il consigliere di maggioranza Alberico De Lorenzo e il consigliere di opposizione Simona Cesano. Le ruspe hanno dovuto fare marcia indietro, anche su interessamento degli amministratori di maggioranza. Ma i lavori non sono stati bloccati, solo sospesi momentaneamente.

protesta cellino-2Così come è avvenuto per altri comuni del Brindisino vicoli, corti e piazzette sono state interessate da opere di pavimentazione e del manto stradale e interventi di decoro urbano. Il progetto risale all’amministrazione precedente sciolta per infiltrazioni mafiose e al centro di un’inchiesta giudiziaria legata proprio ad appalti pubblici, secondo i commercianti e i residenti del centro storico, il progetto non è stato redatto tenendo conto delle esigenze di chi vive e lavora nella zona interessata dai lavori e nessuno avrebbe vigilato durante l’esecuzione delle opere. Il risultato è che via Cavour, via Roma e via Vittorio Emanuele sono diventate, a detta di alcuni esercenti, pericolose per l’incolumità dei pedoni (perché scivolose) e quando piove si allagano  perché “La pendenza è sbagliata – spiega una commerciante - la mia tabaccheria è inaccessibile nei giorni di pioggia. Preferivo l’asfalto”

La protesta dei commercianti contro i dissuasori di traffico

La certezza che trasformare il centro stoico in area pedonale danneggia il commercio è già arrivata: “Durante i lavori di carabinieri sul posto-4pavimentazione le tre strade sono rimaste chiuse al traffico e quasi tutti abbiamo registrato un calo delle vendite, non si può pensare di paralizzare il commercio in questo simile modo. Il progetto, da quello che sappiamo noi prevede la chiusura al traffico per 5 anni, non possiamo permettercelo. Si rischia la chiusura delle attività”. De Lorenzo e Briganti hanno assicurato ai commercianti che l’amministrazione è dalla loro parte e che si farà il possibile per evitare le conseguenze temute.

“Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di apportare varianti al progetto ma faremo di tutto per risolvere la questione”, ha spiegati De Lorenzo. “Certo è che nella fase in cui è il progetto non può non essere completato in maniera diversa da quello che prevede – ha aggiunto Briganti – i dissuasori vanno montati, si rischia di non superare il collaudo e perdere il finanziamento. Naturalmente studieremo insieme una soluzione per evitare danni alle attività commercianti e disagi ai residenti, non è nelle nostre intenzioni chiudere le strade h24”.

L’opposizione aveva già presentato un’interrogazione sulla questione “Pur non avendo potuto visionare verbali, convenzioni, contratti da cui si evinca l'esistenza dell'obbligo alla pedonalizzazione, benché richiesti più volte all'ufficio tecnico di Cellino San Marco che ci ha fornito solo bollettini ufficiali, delibere e determinazioni dirigenziali, sono consapevole delle difficoltà che comporterebbe il mancato rispetto del vincolo alla pedonalizzazione e sono vicina insieme al gruppo Ricostruiamo Cellino ai commercianti ed agli artigiani che insistono sulla zona interessata dall'intervento e auspico che l'amministrazione attuale, a cui non si attribuiscono colpe, come si sta cercando di far credere, sostenga le loro battaglie (che sono battaglie per il lavoro in un periodo economico difficile soprattutto per il mondo delle partite iva) e ascolti le loro proposte”, ha commentato Simona Cesano.

Intanto i commercianti fanno sapere che se domani dovessero tornare le ruspe per installare i dissuasori a scomparsa sono pronti a scendere nuovamente in strada per fermarle “Siamo anche pronti da andare a Bari, presso la Regione Puglia, e chiedere di modificare quel progetto, si deve solo togliere in vincolo della pedonalizzazione totale per cinque anni”.  

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