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Cronaca

Chiazze misteriose sull'erbetta del "Fanuzzi": si allontana l'ipotesi di un sabotaggio

BRINDISI – Occorrerà attendere la relazione tecnica chiesta dall’assessore comunale allo Sport, per chiarire meglio cosa sia accaduto all’erbetta dello stadio “Franco Fanuzzi” di Brindisi, che da ieri mattina presenta chiazze spelacchiate di colore viola in alcune zone del campo.

BRINDISI – Occorrerà attendere la relazione tecnica chiesta dall’assessore comunale allo Sport, per chiarire meglio cosa sia accaduto all’erbetta dello stadio “Franco Fanuzzi” di Brindisi, che da ieri mattina presenta chiazze spelacchiate di colore viola in alcune zone del campo.

Resta per il momento il mistero, ma si allontana con il passare delle ore l’ipotesi del sabotaggio: nessuna denuncia è stata presentata alle forze di polizia. Si esclude, insomma, che qualcuno possa essersi introdotto nell’impianto e abbia cosparso il terreno di gioco di veleno. Tuttavia, la vicenda si presenta ricca di incognite, al di là del fatto che possa essersi trattato di una bravata o meno. Per questo motivo, il Comune ha già effettuato tutti i sopralluoghi del caso: nella mattinata di ieri, l’assessore allo Sport Mimmo De Michele, accompagnato da tecnici di Palazzo di Città e della ditta Natuna, si è recato sul posto per verificare di persona l’entità del danno. Le chiazze sono evidenti, ma mai è stato messo in discussione lo svolgimento della partita tra Brindisi e Avellino, in programma domenica per la seconda giornata del campionato di Seconda Divisione.

Le altre ipotesi restano però in piedi, ma per capire quale sia la strada più giusta da seguire non resta che aspettare la relazione tecnica chiesta ieri dallo stesso assessore De Michele: il Comune, infatti, vuole capire se a rovinare alcune porzioni del terreno di gioco sia stato un errore commesso da parte della ditta incaricata alla manutenzione dell’erbetta, oppure se il prato sia stato colpito in maniera naturale da una patologia, una malattia fungina, una micosi, dovuta per esempio al caldo.

L’allarme era scattato ieri mattina, prima che iniziassero gli allenamenti del Brindisi 1912: impossibile non notare le chiazze viola sull’erba, e così gli addetti alla custodia dell’impianto hanno contattato i tecnici del Comune e i dirigenti della società biancoazzurra. Proprio l’iniziale timore di un sabotaggio aveva creato ulteriori preoccupazioni all’interno di un ambiente, quello calcistico, che mai come in questo periodo ha invece bisogno di tranquillità, dopo la tormentata estate di polemiche, tra mancati ripescaggi, cambi societari e completo rinnovo della squadra.

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