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Cronaca

Colpo di scena in Appello: 4 anni a Frugis per la Tangentopoli brindisina

BRINDISI - Sentenza shock della corte d’appello di Lecce, che ribalta il primo verdetto assolutorio: condannato a quattro anni l’ex presidente della Provincia di Brindisi Nicola Frugis, accusato di aver incassato una mazzetta da 30 milioni di lire dalle mani dell’imprenditore toscano Mario Salucci, ex presidente della squadra di calcio brindisina.

BRINDISI - Sentenza shock della corte d’appello di Lecce, che ribalta il primo verdetto assolutorio: condannato a quattro anni l’ex presidente della Provincia di Brindisi Nicola Frugis, accusato di aver incassato una mazzetta da 30 milioni di lire dalle mani dell’imprenditore toscano Mario Salucci, ex presidente della squadra di calcio brindisina.

Ex uomo di punta di Forza Italia, poi transitato nelle fila di Io Sud, dove tutt’oggi milita al fianco di Adriana Poli Bortone, Nicola Frugis fu fra i pochi a passare indenne nel ciclone tangentizio che travolse le istituzioni brindisine. Correva l’anno 2000. Secondo l’accusa dei pubblici ministeri Giuseppe De Nozza e Adele Ferraro, al centro dei presunti appetiti del capo dell’amministrazione provinciale, un finanziamento, erogato dalla Regione Puglia, per corsi di formazione professionale i cui importi sarebbero stati destinati alla Brindisi Terminal Italia di proprietà dell’imprenditore toscano, per l’appunto.

Fu proprio Salucci a dichiarare spontaneamente alla procura brindisina, di aver versato la mazzetta (vera o presunta) da 30 milioni al capo dell’amministrazione provinciale. Si trattava di un anticipo, disse. L’intero importo pattuito, sempre secondo l’imprenditore della Bti, ammontava a cento milioni, un terzo del finanziamento complessivo. L’operazione aveva l’obiettivo di favorire il via libera ai corsi di formazione professionale destinati ai lavoratori del terminal container di Brindisi e che sarebbero stati gestiti proprio dalla Brindisi Terminal Italia.

Accuse del tutto infondate, secondo il primo collegio giudicante presieduto da Gabriele Perna, che nel gennaio 2009 assolse Frugis in uno stralcio del processo per la Tangentopoli brindisina. Per Frugis, i pm Adele Ferraro e Giuseppe De Nozza avevano chiesto una condanna a tre anni. “Qualcuno ha armato la bocca di Salucci”, con queste parole Nicola Frugis commentò la sentenza dell’epoca. A chi fosse indirizzata l’allusione, l’ex presidente non ha mai svelato, soddisfatto del pronunciamento della magistratura, ma lasciando chiaramente intendere l’ordito di una regia politica.

La pubblica accusa, dal canto suo, non ha mai mollato la presa, sfoderando argomentazioni che hanno persuaso il collegio giudicante di secondo grado. Il giro tangentizio a beneficio di Frugis, secondo la corte d’appello, non fu una fantasia di Salucci. Né di un qualche regista occulto, vero o presunto.  Accuse sospese all’ultimo giudizio della Cassazione di fronte alla quale si giocherà la battaglia definitiva.

L'ex presidente della giunta provinciale che concluse il mandato nel 2004, ha lasciato Forza Italia e il Pdl lo scorso anno per passare con il movimento Io Sud di Adriana Poli Bortone, e con l'incarico di coordinatore provinciale della nuova aggregazione politica ha condotto anche la campagna elettorale a sostegno di Massimo Ferrarese. Frugis è un dottore commercialista.

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