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Cronaca

Colpo fallito alla Due Palme, i banditi avevano fatto scattare l'allarme

CELLINO SAN MARCO – Chiarito il giallo della rapina compiuta qualche notte fa nell’azienda vinicola “Due Palme” di proprietà di Angelo Maci. I malviventi, erano in tre, portarono via l’impianto di video sorveglianza senza toccare altro. Questo aveva fatto sorgere interrogativi sul motivo per cui si erano dedicati a tale attrezzatura. I carabinieri hanno accertato, con l’ausilio del guardiano notturno dell’azienda, che i malviventi avevano portato via quell’attrezzatura non perché avessero un particolare valore, ma per il semplice motivo che pensavano fossero stati ripresi e, quindi, gli investigatori potessero risalire loro.

CELLINO SAN MARCO – Chiarito il giallo della rapina compiuta qualche notte fa nell’azienda vinicola “Due Palme” di proprietà di Angelo Maci. I malviventi, erano in tre, portarono via l’impianto di video sorveglianza senza toccare altro. Questo aveva fatto sorgere interrogativi sul motivo per cui si erano dedicati a tale attrezzatura. I carabinieri hanno accertato, con l’ausilio del guardiano notturno dell’azienda, che i malviventi avevano portato via quell’attrezzatura non perché avessero un particolare valore, ma per il semplice motivo che pensavano fossero stati ripresi e, quindi, gli investigatori potessero risalire loro.

L’azienda “Due Palme” ha un sistema di allarme collegato con la Sveviapol. I malviventi, entrati nell’azienda e immobilizzato il guardiano, ritenevano di essere riusciti a bloccare il sistema di allarme e videosorveglianza. Invece, mentre si accingevano ad operare l’allarme si era messo in funzione. Nella fretta di disattivare l’impianto era loro sfuggito un led che aveva attivato l’allarme. “Ora che accade?”, avevano chiesto al guardiano. “Arriveranno un esercito di vigilanti e di carabinieri”, la risposta. Unica  salvezza la fuga. Ma non potevano rischiare di  lasciare le loro immagini immortalate sull’impianto di video registrazione. E quindi si erano messi all’opera staccando le telecamere e asportando videoregistratore e memorie.

Le indagini hanno, dunque, chiarito la dinamica di questa rapina, ma non hanno ancora consentito l’individuazione dei tre banditi. E’ notte fonda quando arrivano alla cantina “Due Palme”. Sono armati con un martello e due spranghe di ferro. Stando a quanto dicono mentre immobilizzano e legano il guardiano, hanno intenzione di portare via vino pregiato. E in questa cantina ce n’è in abbondanza di vini pregiati. Basti pensare a quante volte il prodotto della “Due Palme” è stato premiato. Poi va tutto storto, per fortuna del titolare dell’azienda e i tre banditi sono costretti a scappare.

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