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Cronaca

Comune, auto vecchie e leasing bloccati

BRINDISI - Un’eredità pesante e costosa che corre su due, tre o quattro ruote. E’ il parco macchine del Comune di Brindisi che conta un centinaio di auto, motorini, furgoni e pullmini. Proseguendo nel viaggio all’interno delle pubbliche amministrazioni, Brindisireport.it è andato stavolta a fare i conti in tasca all’ente municipale, per cercare di comprendere, al di là della sterilità delle cifre, come sia gestito il complesso dei veicoli in dotazione per assolvere alle funzioni istituzionali e per i servizi al cittadino.

BRINDISI - Un’eredità pesante e costosa che corre su due, tre o quattro ruote. E’ il parco macchine del Comune di Brindisi che conta un centinaio di auto, motorini, furgoni e pullmini. Proseguendo nel viaggio all’interno delle pubbliche amministrazioni, Brindisireport.it è andato stavolta a fare i conti in tasca all’ente municipale, per cercare di comprendere, al di là della sterilità delle cifre, come sia gestito il complesso dei veicoli in dotazione per assolvere alle funzioni istituzionali e per i servizi al cittadino.

I mezzi sono 106, inclusi quelli della polizia municipale e i 14 che nel 2009 sono stati presi a noleggio. Sono stati quasi tutti acquistati, in blocco, nell’anno 2000, quando il sindaco era Giovanni Antonino. Fatta eccezione per l’autobotte immatricolata nel 1982, i mezzi del Comune hanno quindi quasi tutti 12 anni. Per la manutenzione, affidata con appalto a un’officina di via Osanna, si spendono all’incirca 60mila euro ogni 12 mesi.

Stessa cifra, più o meno, per le assicurazioni. Almeno 15 mila euro per le tasse di possesso. La gestione del parco mezzi è affidata all’ufficio traffico, il cui dirigente, Carlo Cioffi, deve far quadrare i conti. Il personale della ripartizione autorizza ogni uscita e tutti i rifornimenti. Conosce perfettamente la destinazione delle missioni di assessori, sa quante vetture sono in giro e si cura anche del buono stato di salute delle auto e degli scooter della polizia municipale che non possono permettersi alcuno stop. L’utilizzo dei mezzi di servizio viene comunicato giornalmente all’ufficio che deve quindi fornire l’ok.

Le auto blu al Comune di Brindisi sono 6. Una a noleggio, la Alfa Romeo 159 del sindaco, di colore blu, con allestimento di serie e navigatore satellitare, che costa al mese 670 euro più Iva. Poi c’è una Mercedes, cilindrata 2.799, benzina, e poi altre 4 Alfa Romeo, una 166 del 1998, cilindrata 1970, a benzina del segretario generale, tre Alfa Romeo 156, cilindrata 1.747, benzina, una per l’ufficio di gabinetto, l’altra per il vicesindaco, e l’ultima per il comandante della polizia municipale.

Sono tutte del 2000, quindi acquistate in epoca Antonino. Tutte marcianti, in buone condizioni di salute e utilizzate per rappresentanza, come ad esempio quando qualche componente della giunta, un dirigente o un funzionario deve recarsi in Regione per partecipare a riunioni e tavoli tecnici. Per il resto sono quasi tutte Fiat Punto e gli assessori per le piccole trasferte non possono che adeguarsi. Anche le Punto sono immatricolate nel 2000, quindi appartenenti allo stesso “blocco” di vetture acquistate illo tempore. Sono alimentate a benzina.

Quindi ci sono 3 scuolabus, e un pullmino Euroclass, oltre a diversi furgoncini, un autocarro, e qualche motoape per il cimitero. Tutto il resto è a disposizione della polizia municipale che possiede Fiat Punto, Panda, Scudo, Multipla, Brava. E poi 6 motcicli Piaggio Beverly, 2 Moto Guzzi, 12 Piaggio Free. In dotazione ai vigli anche un’Alfa Romeo 147 acquistata nel 2007 e una 146 acquistata nel 1998: sono entrambe alimentate a benzina. C’è anche una Land Rover, comprata nel 2005: cilindrata 2.495, va a benzina e un altro fuoristrada della stessa marca e modello che risale addirittura al 1987, non è ancora stata rottamata, ed è guasta e quindi inservibile.

Alla fine del 2009, sindaco Domenico Mennitti, si decise di iniziare con la sostituzione degli autoveicoli in possesso dell’ente. Rottamati quelli più vecchi, al loro posto piuttosto che nuovi acquisti si è preferito acquisirne alcuni in leasing. Una mutazione di strategia che doveva coinvolgere tutto il parco mezzi e che al momento non è stato possibile attuare. Le 14 auto d’ultimissima generazione (quella del sindaco più altre 13, per la gran parte date alla polizia municipale) costano al Comune 7.176 euro al mese, tutte le spese incluse.

Non esigono di alcuna manutenzione, le tasse sono a carico della società che effettua il leasing. Una volta divenute “anziane” vengono sostituite con altre nuove di zecca. Al momento e per tutto il 2014, però, non sarà possibile effettuare alcuna variazione. Il decreto Monti impedisce di rinnovare in qualsiasi maniera il parco auto. Impedito l’acquisto e perfino il leasing. Non resta che accontentarsi delle 100 (auto più, auto meno) vetture che sono attualmente di proprietà del Comune, che siano in buono o in cattivo stato, bisogna tenersele, sia o meno proficuo per le casse municipali.

Per i tecnici del settore Traffico, il leasing garantirebbe un enorme risparmio, connesso a una funzionalità d’altro livello, perché consentirebbe di fruire di mezzi sempre nuovi e fiammanti. La spending review, però, ha detto stop. Poco importa se dalla sede di via Ferrante Fornari vadano stanziati continuamente fondi per la manutenzione: sono 60mila euro all’anno, stando all’appalto affidato alla ditta “Valerio Corciulo” di Brindisi.

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