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Conforti nuovo comandante dell'Arma di Brindisi: "Sarò il colonnello in mezzo alla gente"

Non ci sarà da stupirsi se lo si vedrà passeggiare in borghese per le vie di Brindisi e dei comuni della provincia. Il colonnello Nicola Conforti, 45 anni, insediatosi ieri alla guida del comando provinciale dei carabinieri di Brindisi, ha spiegato che fra i suoi propositi ci sarà quello di togliersi l'uniforme, "per percepire la realtà dal punto di vista della gente"

BRINDISI – Non ci sarà da stupirsi se lo si vedrà passeggiare in borghese per le vie di Brindisi e dei comuni della provincia. Il colonnello Nicola Conforti, 45 anni, insediatosi ieri (3 agosto) alla guida del comando provinciale dei carabinieri di Brindisi, ha spiegato che fra i suoi propositi ci sarà quello di togliersi l’uniforme, “per percepire la realtà dal punto di vista della gente”.

Proprio come il suo predecessore, il pari grado Andrea Paris, Conforti proviene dal comando del Gruppo dei carabinieri di Torre Annunziata. Da un paio d’anni ha i gradi di colonnello. Nella sua ultradecennale carriera al servizio dell’Arma, è stato comandante delle compagnie di Napoli-Vomero e Gallarate (Varese), è stato a Modena con i gradi di tenente, per 8 anni ha servito il comando generale dell’Arma, ha effettuato un paio di missioni all’estero: una a Sarajevo, nei Balcani, e l’altra in Libano.

E’ nato a Massafra (Taranto), ma ha ammesso di conoscere poco la Puglia, in quanto nel comune tarantino vi ha vissuto solo 4 anni (dai 12 ai 16 anni), prima di intraprendere il cursus onorum fra le file della Benemerita. La provincia di Brindisi è per lui un territorio inesplorato, sul quale si è documentato a fondo prima di assumere le redini del comando. “E’ un territorio compresso – dichiara Conforti nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamani presso la sede del comando provinciale – in cui esistono tanti margini per lavorare, in numerosi settori”.

Il colonnello manifesta subito l’intenzione di proseguire il lavoro intrapreso da Paris, andato via da Brindisi dopo 3 anni, restando nel solco della continuità. Il neocomandante rimarca “l’importanza delle stazioni”, presidi essenziali per tenere vivo uno dei requisiti che da oltre due secoli caratterizza i carabinieri: “La visibilità e la vicinanza ai cittadini”. “Cercheremo di aumentare – assicura il colonnello – la vicinanza alla popolazione. La provincia di Brindisi non è di dimensioni esagerate. Questo mi darà la possibilità di dedicarmi e spendermi in prima persona”. Il colonnello Nicola Conforti 2-2-2

La vicinanza fra l’Arma e la gente è un concetto che ritorna spesso nelle dichiarazioni di Conforti. La presenza fisica dsul territorio, dalla metropoli alla minuscola frazione di provincia, ha alimentato nell’arco di due secoli un fenomeno dal quale Conforti non prende affatto le distanze: quello delle barzellette sui carabinieri. “In occasione delle celebrazioni del bicentenario dell’Arma – spiega il comandante – è emerso come il proliferare delle barzellette sui carabinieri sia scaturito proprio da episodi della vita quotidiana, frutto di un contatto diretto fra gli uomini in divisa e i cittadini”.

Fra i punti cardine dell’operato di Conforti vi sarà anche la vicinanza al mondo scolastico. “Perché i giovani – spiega l’ufficiale – non vanno considerati solo come gli adulti di domani. Già oggi i giovani possono fare molto per la società”.

Il comandante invita i cittadini a collaborare con le forze dell’ordine, accettando di buon grado i servizi di controllo del territorio che quotidianamente vedono impegnate le pattuglie. “I controlli – spiega Conforti – sono il prezzo da pagare per il bene collettivo e la sicurezza. Perdere 5 o 10 minuti tutto sommato non costa nulla, se si considera che i controlli a campione sono fondamentali per contrastare gli episodi di illegalità ai quali è dedita una piccola percentuale delle persone che ogni giorno sottoponiamo a controlli”.

Conforti porterà con sé il bagaglio di esperienza accumulato da Torre Annunziata al Nord Italia. Ma non ci sarà nulla di nuovo da inventare. “La ricetta – spiega il colonnello – è quella di tornare alla semplicità.  Garantire la sicurezza non è così complesso come si può pensare. Io sarò il colonnello delle banalità”.

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