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Cronaca

Accusati di corruzione: in abbreviato arrivano le condanne per tre imputati

Si tratta degli unici tre imputati giudicati con rito alternativo nell’ambito del procedimento a carico del giudice Galiano e altri professionisti del Brindisino

Tre persone sono state condannate con rito abbreviato in una costola del procedimento penale a carico del giudice del tribunale di Brindisi, Gianmarco Galiano, e di altri imputati, fra cui diversi professionisti della provincia di Brindisi.  La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi dal gup del tribunale di Potenza, Salvatore Pignata. 

La 71enne Ada Argentieri, residente a Latiano, difesa dagli avvocati Riccardo Mele e Valentina Jurlaro, è stata condannata a 8 mesi, con sospensione condizionale della pena, per un presunto episodio di corruzione in concorso con altri tre imputati. La stessa è stata inoltre interdetta dai pubblici uffici per un anno e condannata al risarcimento dei danni della parte civile, la compagnia assicurativa Generali Italia, rappresentata dall'avvocato Silvio Caroli, da liquidarsi in separata sede. Rigettata la domanda di provvisionale. 

I coniugi Vincenzo Francioso, 56 anni, e Concetta Alessandra Lapadula, 54 anni, residenti anch’essi a Latiano, difesi dall’avvocato Giancarlo Camassa, sono stati condannati rispettivamente a 2 anni e 10 mesi e a 2 anni e 8 mesi. Entrambi sono ritenuti colpevoli di un presunto episodio corruttivo in concorso con un altro imputato. Francioso è stato condannato anche per una tentata truffa, sempre in concorso con un’altra persona, a un ente pubblico mirata all’ottenimento di un finanziamento per un’azienda agricola. 

Marito e moglie sono stati invece assolti, per non aver commesso il fatto, dall’accusa di essersi associati con altre 11 persone, “al fine di commettere una serie indeterminata di delitti di corruzione in atti giudiziari, falsi in atto pubblico, concussioni, abusi in atti di ufficio, riciclaggio, autoriciclaggio ed emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti”.  Infine i due coniugi sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e incapaci in perpetuo di contrarre con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio.

Il pm Sarah Masecchia, titolare dell’indagine insieme al procuratore capo di Potenza, aveva chiesto l'applicazione di pene più alte. 

Solo questi tre imputati avevano optato per l’abbreviato. Nel processo principale, in corso di svolgimento con rito ordinario epresso il tribunale di Potenza, sono coinvolte altre 16 persone accusate a vario titolo di corruzione in atti giudiziari, abuso d'ufficio, riciclaggio, autoriciclaggio, falso in atto pubblico. Le indagini, condotte dalla Guardia di finanza, il 28 gennaio 2021 sfociarono nell’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di sei persone, su un totale di 20 indagati. 
 

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