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Cronaca

Dalla Puglia gli indici del benessere

BARI – Toccherà alla Regione Puglia concorrere per definire il Bes, Benessere equo e sostenibile. Sarà infatti la Consulta regionale femminile pugliese che fa parte del gruppo di lavoro nazionale, ad individuare dodici “dimensioni del benessere”, interrogando direttamente gli italiani. Il Bes nasce per misurare il benessere equo e sostenibile nel suo progresso della società italiana. Il progetto è nato da un’iniziativa congiunta del Cnel e dell’Istat.

BARIToccherà alla Regione Puglia concorrere per definire il Bes, Benessere equo e sostenibile. Sarà infatti la Consulta regionale femminile pugliese che fa parte del gruppo di lavoro nazionale, ad individuare dodici “dimensioni del benessere”, interrogando direttamente gli italiani. Il Bes nasce per misurare il benessere equo e sostenibile nel suo progresso della società italiana. Il progetto è nato da un’iniziativa congiunta del Cnel e dell’Istat.

In definitiva si inquadra una sorta di Pil, stimolato dalla diffusa convinzione che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo di carattere economico, ma anche sociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianza e sostenibilità. La consulta pugliese è presieduta da Annamaria Carbonelli, insieme alla rappresentante Giovanne Loiudice Abrescia, presente nel comitato di indirizzo costituito a Roma presso il Cnel, capofila con l’Istat e che vede coinvolte le Consulte di Piemonte e Lazio, parti sociali e associazioni.

Si apre così una fase di consultazione pubblica allargata ai cittadini, per raccogliere contributi soggettivi sulla percezione del grado di benessere sociale attraverso i dodici “domini” selezionati dal Comitato, negli ambiti di maggior rilievo sociale. La Consulta femminile pugliese, quindi, sollecita il coinvolgimento dei pugliesi a collaborare, nella divulgazione del progetto. E’ anche attivo il sito www.misuredelbenessere.it, con un blog al quale tutti possono accedere – lavoratori, donne, professionisti, casalinghe, giovani, pensionati – e che consente di condividere commenti ed intervenire attivamente attraverso proposte e approfondimenti.

I risultati della consultazione consentiranno la scelta definitiva dei domini del Bes, per poi selezionare gli indicatori statistici più significativi della realtà italiana. La Consulta regionale femminile informerà i pugliesi degli sviluppi dell’intera consultazione e conta sulla più ampia partecipazione, attraverso il sito www.misuredelbenessere.it.

Intanto un’indagine Istat, su un campione di 45mila italiani, ha sorpreso per l’omogeneità delle risposte sui “domini” del benessere. Vedono al primo posto la buona salute e al secondo il garantire un futuro sicuro ai figli. Sul podio anche un lavoro dignitoso. A seguire, nell’ordine: reddito adeguato, buone relazioni con amici e parenti, felicità in amore, sicurezza nei confronti della criminalità, presente e futuro dell’ambiente, un buon livello di istruzione, potersi fidare degli altri,  istituzioni pubbliche efficienti, buoni servizi di pubblica utilità, tempo libero, poter influire sulle decisioni dei poteri locali e nazionali, partecipare alla vita della comunità locale attraverso strutture politiche e associazioni.

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