Degrado urbano, "A chi si devono rivolgere i cittadini per risolvere con tempestività i problemi?"
Da oltre 15 giorni giace riversa per terra una pesante colonnina relativa al fallimentare progetto Ecobach
BRINDISI - Affrettati Piano. Altrimenti si spreca tempo e denaro. Da oltre 15 giorni giace riversa per terra, sul marciapiede della piazzetta situata alla confluenza di via Annunziata e via Belvedere, una pesante colonnina relativa al fallimentare progetto ecobach (ecologico bus a chiamata), inventato dai politici dell'epoca al solo scopo di speperare denaro pubblico. Senza utilità alcuna per i cittadini.
Per evitare il rischio di incidenti ai pedoni, si è pensato di porre a protezione due piccole transenne, che, per come sono attualmente collocate, non sembrano proteggere adeguatamente l'area interessata. Fortunatamente, anche questa volta, quando è crollata per terra, non transitava nelle vicinanze nessun bambino o adulto, altrimenti si sarebbe dovuta raccontare un’altra storia.
Non si può certamente dire che non fosse prevedibile considerata la pluriennale assenza di manutenzione, di controlli e lo stato di corrosione della base della colonnina, soffocata da una grande quantità di ruggine.
Intanto mi chiedo cosa abbia potuto impedire di rimuovere la colonnina dal marciapiede per così tanto tempo. Si sta forse aspettando che qualcuno possa subire un danno fisico, inciampando sulla colonnina? Ma principalmente a chi si devono rivolgere i cittadini per risolvere con tempestività questi problemi? C'è qualcuno all'interno dell'Amministrazione che abbia la responsabilità di tutelare la sicurezza e l'incolumità pubblica e intervenire preventivamente per fare in modo che possano essere evitati questi problemi?
Una brutta storia sia perché il fatto poteva avere conseguenze dolorose e spiacevoli, sia perchè da conto della refrettarietà della macchina comunale ad affrontare lo risolvere anche questi problemi. Anche perché la caduta per terra di questi elementi non costituisce certamente una novità. Infatti, nei mesi scorsi altre pesanti colonnine di postazione ecobach collocate in corso Roma, via Lata, piazza Sedile, sono crollate al suolo, di propria iniziativa, per lo stesso motivo. Totalmente corrose alla base dalla ruggine.
E' evidente che il fatto costituisce un segnale di allarme sullo stato delle altre 11 colonnine dello stesso tipo esistenti in città. Sulle quali, diversamente dal passato, si dovrebbe intervenire con urgenza per controllarne le condizioni, per evitare conseguenze spiacevoli, più gravi di un semplice danno al cofano e alla carrozzeria di un’auto in sosta, come è accaduto quando è crollata quella di Corso Roma.
Quella che nella mente di qualcuno costituiva una vera e propria rivoluzione nel sistema di mobilità urbana, e che, nell’esaltazione del momento, riteneva addirittura che collocasse Brindisi “all'avanguardia in Italia ed in Europa nell'offerta di servizi innovativi in relazione alla mobilità urbana”, è rimasta purtroppo sempre ferma sui marciapiedi del centro storico.
Infatti, dal 31 maggio 2006, al termine del periodo di sperimentazione gratuita del servizio autobus a chiamata, attivato il precedente 6 maggio, si è persa la memoria di questo sistema di trasporto. Semplicemente non è mai entrato in funzione, per motivi mai chiariti. E che purtroppo ci retrocedeva in coda in Europa e in Italia, in termini di efficienza Lo di buona amministrazione.
Ma lo spreco non si limita solo a questo aspetto, perché pur non funzionando il sistema, dal settembre 2006 e fino al 2011, è stato regolarmente pagato, prorogandolo a tempo indeterminato, il servizio di telemetria per la gestione del progetto ecobach, per una somma complessiva molte decine di migliaia di euro l'anno.
Ma, come tanti mi chiedo se abbia senso mantenerle, perché non si provvede a rimuoverle, considerato che costituiscono solo un ingombro, considerato che non c'era e non c'è alcuna intenzione di attivare il servizio? Un ingombro costato un milione di euro, ma sempre un ingombro, perché il progetto di cui fanno parte, si è disperso nelle stanze del comune di Brindisi.
Uno spreco insopportabile di denaro pubblico, come tanti altri inventati a Brindisi, tutti funzionali a spendere milioni di euro, quasi per il solo gusto di spendere. Come è avvenuto, per fare qualche esempio, con le tante isole ecologiche interrate sparse per tutti i quartieri, che dovervano migliorare il servizio della raccolta dei rifiuti differenziati e abbassare la tassa, mai attivate e consegnate al degrado o come il cinema di Giulio, destinato da sempre ad allevare topi.
A conti fatti, sono stati buttati al vento risorse importanti, per il solo gusto perverso di abbandonarli al degrado. Senza che nessuno si sia mai sognato di accertarne le responsabilità e/o segnalare le vicende quantomeno alla Corte dei Conti, per rendere giustizia al denaro dei cittadini, che non può essere sprecato in quel modo. Questo però deve far riflettere chi ha la responsabilità di operare le scelte, per non cadere negli stessi errori, per non perdere di vista la realtà e gli effettivi bisogni di questa città e dei suoi cittadini. Rimane comunque urgente rimuovere quella colonnina.