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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Dirty soccer: torna in carcere uno dei sampietrani coinvolti nell'inchiesta

Raffaele Pietanza, 34 anni, di San Pietro Vernotico, è una delle 15 persone nei confronti delle quali il gip del tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Dda, ha nuovamente disposto l'arresto nell'ambito dell'operazione Dirty Soccer. Pietanza, insieme al concittadino Marcello Solazzo, di 32 anni, è considerato dagli inquirenti il braccio destro di Massimo Carluccio,

BRINDISI – Raffaele Pietanza, 34 anni, di San Pietro Vernotico, è una delle 15 persone nei confronti delle quali il gip del tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Dda, ha nuovamente disposto l’arresto nell’ambito dell’operazione Dirty Soccer. Pietanza, insieme al concittadino Marcello Solazzo, di 32 anni, è considerato dagli inquirenti il braccio destro di Massimo Carluccio, 34 anni, anche lui di San Pietro Vernotico, socio occulto della Pro Patria, ritenuto uno dei personaggi di spicco dell’organizzazione che avrebbe truccato diverse partite del campionato di Lega Pro della stagione 2014/2015. 

Nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamani, il capo della squadra mobile di Catania, Rodolfo Ruperti, e il procuratore antimafia di Catanzaro, Elio Romano, hanno illustrato i nuovi sviluppi dell’inchiesta che lo scorso 19 maggio portò all’emissione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 50 indagati, fra cui 4 persone legate al Città di Brindisi (l’ex proprietario, Antonio Flora; il figlio dell’ex  patron, Giorgio Flora; l’attuale proprietario, Vito Morisco; il consulente di mercato, Savino Daleno).

Nel frattempo, quasi tutti gli indagati sono tornati a piede libero. Alcuni sono stati scarcerati un paio di giorni dopo il blitz, su disposizione dei gip che hanno effettuato gli interrogatori di convalida dei fermi (figura fra questi Savino Daleno). Altri (fra cui i Flora e Morisco) sono tornati in libertà pochi giorni fa, su decisione del Riesame.

La Dda di Catanzaro aveva presentato una nuova richiesta di custodia cautelare nei confronti di 31 persone, 26 delle quali già fermate. L'istanza è stata accolta in parte dal giudice, che ha disposto il carcere per cinque, gli arresti domiciliari per altri dieci e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

E’ caduta la contestazione dell'aggravante di avere agevolato la cosca di 'ndrangheta degli Iannazzo di Lamezia Terme - ipotizzata per la presenza di uno degli elementi di spicco della consorteria, Pietro, consulente di mercato nel Neapolis - ma il giudice ha comunque riconosciuto l'esistenza di due organizzazioni di cui facevano parte, a vario titolo, dirigenti, allenatori e calciatori, dedite a truccare le gare per poter ottenere vincite alle scommesse.

"Siamo rimasti nauseati dal marciume che abbiamo trovato intorno al calcio" ha commentato Ruperti spiegando poi che "al di la' della rilevanza penale, non c'é stata telefonata intercettata in cui non si parlava di gare truccate, tant'é che abbiamo anche dovuto fare una scrematura delle millanterie".

In carcere sono finiti: Pietro Iannazzo, consulente di mercato del Neapolis e ritenuto elemento di spicco dell'omonima cosca di 'ndrangheta (che era gia' detenuto per associazione mafiosa); Mario Moxedano, presidente Neapolis; Mauro Ulizio, dg Monza e dg di fatto del Pro Patria; Raffaele Pietanza, altri due indagati; ed Edmond Nerjaku, imprenditore e finanziatore. Altre dieci persone sono andate invece ai domiciliari.

L’inchiesta si è allargata a dirigenti e calciatori del campionato di Eccellenza Calabria, accusati di avere truccato le partite Paolana-Palmese e Castrovillari-Scalea, entrambe del 29 marzo scorso, per consentire al Sambiase (formazione del lametino) di evitare la retrocessione. E questo non è altro che un nuovo step di una indagini che, ha assicurato Ruperti  (in procinto di lasciare Catanzaro per assumere la guida della squadra mobile di Palermo) va avanti con celerità anche per consentire alla giustizia sportiva di fare il proprio compito prima della definizione dei calendari.

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