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Cronaca

Doppio assalto armato all'Ipercoop: ad agire forse è la stessa banda

Difficile pensare che possa trattarsi di due episodi distinti, senza alcun nesso. E' forte il sospetto che possa esserci una regia comune dietro agli assalti armati messi a segno nella galleria del centro commerciale "Ipercoop - Le Colonne": il primo la mattina del 3 dicembre, ai danni della gioielleria "Follie D'oro"; il secondo ieri pomeriggio (7 gennaio) all'interno dello store "Happy Casa"

BRINDISI – Difficile pensare che possa trattarsi di due episodi distinti, senza alcun nesso. E’ forte il sospetto che possa esserci una regia comune dietro agli assalti armati messi a segno nella galleria del centro commerciale “Ipercoop - Le Colonne”: il primo la mattina del 3 dicembre, ai danni della gioielleria “Follie D’oro”; il secondo ieri pomeriggio (7 gennaio) all’interno dello store “Happy Casa”.

Il modus operandi è simile. L’arma utilizzata, un fucile a canne mozze, forse la stessa. In entrambi i casi, i banditi hanno scelto obiettivi situati a ridosso dei due ingressi dell’ipermercato, in modo da avere una comoda via di fuga. Non coincidono gli orari. Il colpo in gioielleria venne perpetrato intorno alle 10, nella galleria principale del centro commerciale, alla quale si accede dall’ingresso posto vicino alla rotonda dell’area parcheggio.

Ieri, i malviventi hanno agito intorno alle 17,45, prendendo di mira un’attività commerciale prossima all’ingresso con la porta girevole, più vicino alla strada complanare per Mesagne. Cambia anche il numero di malviventi entrati in azione. Quella mattina del tre dicembre, irruppero nella gioielleria tre individui, armati di fucile e mazza ferrata. Un complice li attendeva all’esterno a bordo di un’Alfa Romeo che in serata poi venne trovata carbonizzata in un casolare non distante dal centro commerciale Auchan, nelle campagne di Mesagne.

Ieri, da quanto appreso, la banda era composta da due elementi: un basista al volante di un’utilitaria (forse una Lancia Ypsilon nera) rimasto all’esterno dell’Ipercoop; un giovane di bassa statura, con volto parzialmente coperto da cappellino con visiera, che armato di fucile ha seminato il panico nel negozio “Happy Casa”, puntando l'arma sulla schiena di una cassiera, dopo averla scaraventata a terra. 

Le numerose telecamere di cui è dotato l’edificio hanno ripreso ogni fase dei due raid. I poliziotti della Squadra mobile diretti dal vicequestore Alberto Somma hanno passato al setaccio i fotogrammi. Si batte la pista brindisina. Già nella serata di ieri sono stati effettuati vari accertamenti nei confronti di persone già note alle forze dell’ordine per reati predatori. Ulteriori riscontri saranno fatti in giornata. La svolta delle indagini potrebbe essere dietro l’angolo. 

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