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Cronaca

Emergenza incendi boschivi: "Vigili del fuoco da soli in prima linea"

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del coordinatore nazionale e del segretario di Taranto e Brindisi della Fns-Cisl sulla carenza di personale che affligge il comando provinciale dei vigili del fuoco

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del coordinatore nazionale e del segretario di Taranto e Brindisi della Fns-Cisl, rispettivamente Francesco Galluzzo e Teodoro Giosa, sulla carenza di personale che affligge il comando provinciale dei vigili del fuoco di Brindisi in relazione all'emergenza degli incendi boschivi. 

Ancora un’altra giornata di emergenza nel territorio brindisino la città circondata dagli incendi e i cittadini che si lamentano dei ritardi nei soccorsi. Tensione e malumore tra il personale operativo dei vigili del fuoco poiché trattasi di episodi non nuovi  che i vigili del fuoco  tutti i giorni, con senso del dovere e abnegazione tra mille difficoltà, mettono a repentaglio la loro incolumità In ogni circostanza costretti a gestire in ogni evento anche la disperazione dei cittadini. Come sempre seguiranno le solite dichiarazioni,il balletto delle responsabilità,le accuse reciproche e poi il nulla.

Finita la gestione dell’emergenza, durante la quale i Vigili del fuoco danno sempre di più, fino a livelli estremi e  spesso confusi con la protezione civile che è altra cosa, il tutto va a finire nel dimenticatoio generale. Si preferisce effettuare interventi tampone, azioni una tantum,invece di affrontare il tema alla radice. Per l’interesse generale ribadiamo ancora una volta che sia necessario ed opportuno affrontare le cause degli accadimenti invece di fronteggiare semplicisticamente gli effetti. In altri termini, bisogna fare prevenzione, bisogna mettere in sicurezza il territorio.

Al contrario, sinora, si è sottovalutato tutto ciò, soprattutto a livello locale, forse perché il tema prevenzione “non porta voti”, “non fa audience”. Si fa fatica a capire un concetto ovvio, tenere pulito un canale, curarne i margini, ripulire dalle erbacce le zone periferiche della città ed inoltre aggiornare il catasto ed il piano regolatore sul rischio del territorio, eviterebbe devastazioni e si risparmierebbero ingenti risorse finanziarie.    

Quindi, siamo alle solite ricorrenti insopportabili situazioni, il nostro territorio  drammaticamente investito dagli incendi boschivi (danni ambientali ed economici ingenti) ed i vigili del fuoco sono come sempre  in prima linea e pressoché da soli a fronteggiarli. E ciò, nonostante la grave carenza di organici e l’assenza di mezzi ed attrezzature specifiche dedicate a questo fine.  A riguardo basta evidenziare la cronica carenza di organici  e  quindi il ricorso a turni di lavoro straordinari che mettono a repentaglio la vita dei lavoratori e l’efficacia del servizio ed anche l’inadeguatezza dei mezzi in dotazione (utilizzando mezzi ordinari per gli incendi boschivi gli stessi debbono essere alienati per l’usura al termine della stagione  e spesso non sono sostituiti).

In questo quadro negativo si inseriscono le Regioni che, in taluni casi i ed in modo irresponsabile, non intendono o rendono impraticabili le convenzioni con il CNVVF che la legge consente di fare, per fronteggiare al meglio delle possibilità le emergenze derivanti dagli incendi boschivi. 

Siamo purtroppo di fronte nuovamente ad una replica di un  film già visto e che vorremmo fortemente diverso con una regia più attenta e soprattutto che badasse alla realtà ed alla esperienza quotidiana più che perpetrare  teorizzazioni astratte ed andare incontro a forti disfunzioni peraltro già vissute nel passato.

Circa le competenze infatti, esse vengono affidate alle Regioni sia quelle di previsione e prevenzione che quelle di estinzione. Le Regioni stesse altresì, si possono avvalere, tramite convenzioni,(la cui efficacia è anche minata dai ritardi dei pagamenti delle prestazioni causa le vigenti regole di contabilità generale dello Stato) del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La descrizione dell’incendio boschivo poi, non fa alcuna chiarezza e non poteva farlo, sui confini di un incendio boschivo e quindi tra la competenza generale sugli incendi dei Vigili del Fuoco e quella delimitata e specifica degli incendi boschivi circoscritti affidati alle Regioni.

Da qui, il caos istituzionale ed organizzativo e l’inefficacia della risposta complessiva delle istituzioni al tema incendi boschivi ,con l’annessa incongrua distribuzione di risorse tra i vari interlocutori istituzionali ed i settori interessati. Dotando il Corpo Nazionale dei VVF, in molte aree soli in campo, di organici sufficienti, di mezzi adeguati di risorse finanziarie soddisfacenti  per svolgere al meglio la propria funzione, recuperando a tal fine la miriade di finanziamenti locali ed anche quelli centrali del Dipartimento della Protezione civile per essere meglio  finalizzati e quindi resi  più produttivi  e  realmente in favore della collettività.  

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