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Cronaca Centro Storico / Piazza Mercato

Ennesima manomissione dei martoriati dissuasori di piazza Mercato

Manomessi per l’ennesima volta i dissuasori posti all’entrata di Piazza Mercato, nel centro cittadino. Come più volte denunciato da BrindisiReport.it, l’azione di uno o più ignoti ha reso inservibile il sistema che regolarizza gli accessi all’area mercatale; l’ultimo episodio risale alla fine di giugno quando, per ovviare alla manomissione del dissuasore, qualcuno posizionò al suo posto un bidonE

BRINDISI - Manomessi per l’ennesima volta i dissuasori posti all’entrata di Piazza Mercato, nel centro cittadino. Come più volte denunciato da BrindisiReport.it, l’azione di uno o più ignoti ha reso inservibile il sistema che regolarizza gli accessi all’area mercatale; l’ultimo episodio risale alla fine di giugno quando, per ovviare alla manomissione del dissuasore, qualcuno posizionò al suo posto un bidone della raccolta differenziata, questa volta, invece, è toccato a una sbarra (come testimoniano le immagini di BrindisiReport.it, ndr).

“Purtroppo abbiamo a che fare con azioni senza scusanti - dichiara il comandante dei vigili urbani, Teodoro Nigro - abbiamo già avviato le operazioni di sostituzione, durante questa settimana provvederemo a riportare il sistema in funzione”.

Se non fosse che la continua manomissione sia uno sfregio alla città e a noi cittadini, sarebbe da premiare la costanza con la quale, questi sconosciuti, danneggiano i dissuasori, non passa troppo tempo, da una riparazione all’altra, che uno dei tre sistemi meccanici smetta “magicamente” di funzionare.

È anche vero che, senza dissuasori, la piazza si trasforma in breve tempo in un parcheggio, con decine e decine di auto parcheggiate, comodamente,dissuasori manomessi 1-2 a pochi metri dal centro storico, questo a dimostrazione del fatto che, per arrivare all’autoregolamentazione, al rispetto della cosa pubblica, c’è ancora tanta strada da percorrere. Invece come spesso accade sono proprio i brindisini a distruggere Brindisi, non tutti i cittadini, sia chiaro, ma in tantissimi casi, dal furto dell’impianto elettrico al castello Alfonsino, o l’efferatezza usata nei confronti della fauna all’interno del parco Cillarese, pare poco credibile che a compiere tutto ciò siano stati personaggi in trasferta.

Dopo l’ultima manomissione, il colonnello Nigro, attraverso una nota stampa, annunciò l’imminente dotazione di un sistema di video sorveglianza intorno all’area, una soluzione che potrebbe portare a qualche risultato positivo se praticata realmente e in modo efficace.

Uno dei problemi, a questo punto, è che qualcuno potrebbe anche chiedersi quale sia il futuro di una città che necessita di un sistema di video sorveglianza per dissuadere chi manomette i dissuasori. Domande che rimarranno, almeno per un po’, senza risposta.

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