Epifania: benedette le acque del porto. Fiori in mare per vittime traghetto
E' una cerimonia che si tiene ogni anno, all'Epifania, a Brindisi quella della solenne benedizione ecumenica del porto da parte della Comunità Ellenica ma quest'anno ha avuto un significato particolare perché il lancio della croce in acqua è avvenuto a pochissima distanza in linea d'aria dal traghetto Norman Atlantic
BRINDISI - E’ una cerimonia che si tiene ogni anno, all’Epifania, a Brindisi quella della solenne benedizione ecumenica del porto da parte della Comunità Ellenica ma quest’anno ha avuto un significato particolare perché il lancio della croce in acqua è avvenuto a pochissima distanza in linea d’aria dal traghetto Norman Atlantic dove sono in corso ispezioni finalizzate anche a dare una risposta ai famigliari di nove dispersi greci che ritengono possibile che i propri cari siano morti nella nave del disastro in mare.
Proprio alle vittime del naufragio è stata dedicata quest’anno la cerimonia che si è tenuta a mezzogiorno, dopo le liturgie e la tradizionale processione, nel porto interno, alla banchina Dogana, davanti alla Capitaneria di porto di Brindisi: una commemorazione che insieme hanno celebrato le autorità religiose cattoliche e ortodosse su un palchetto attorno al quale si sono raggruppate decine di persone, alcune ma non tutte appartenenti alla comunità ellenica brindisina.
Come da tradizione per tre volte è stata immersa nelle acque del porto una croce che due sub si sono tuffati a recuperare. Due corone di fiori sono state lanciate in mare dal presidente della comunità ellenica, Ioannis Davilis (Video), e sono rimaste a pelo d’acqua mentre si pregava per chi ha perso la vita nelle fasi successive all’incendio in mare della Norman Atlantic e a tutti coloro che si stanno ancora cercando.
Al porto oggi anche un gruppo folkloristico greco che non si è però esibito sulle musiche tradizionali elleniche proprio per rispetto nei riguardi delle vittime.