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Cronaca

Fallisce assalto a banca Petrolchimico

BRINDISI – Tentata rapina poco dopo mezzogiorno di oggi allo sportello della Bnl del Petrolchimico di Brindisi: i banditi vengono messi in fuga dai vigilantes e bruciano le auto con cui hanno tentato il colpo. Indagano i carabinieri. Resta da stabilire come siano penetrati nella fabbrica.

BRINDISI – Tentata rapina poco dopo mezzogiorno di oggi allo sportello della Bnl del Petrolchimico di Brindisi: i banditi vengono messi in fuga dai vigilantes e bruciano le auto con cui hanno tentato il colpo. Indagano i carabinieri. Secondo quanto ricostruito fino a questo momento, tre individui, uno con un berretto, spacciandosi per clienti si sono recati presso lo sportello bancario interno alla fabbrica, e alla richiesta di togliere il berretto (per rendere visibile il volto) fatta dall'addetto, insospettito, avrebbero estratto un fucile e una pistola ma solo per coprirsi la fuga.

Poco dopo i banditi, una volta all'esterno, hanno dato fuoco a due vecchie Fiat Uno, sia per cancellare ogni traccia, sia per creare una barriera di fiamme che ha bloccato la strada per Pandi, che conduce verso le Saline di Punta della Contessa. Sul posto per spegnere il rogo si sono recati i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi, poi carabinieri del Norm della compagnia di Brindisi e pattuglie della Squadra mobile della questura con il sostituto commissario Domenico Conte.

Non si sa che tipo di auto invece i rapinatori hanno utilizzato per allontanarsi dalla zona. Una battuta è in corso sino a Cerano e verso gli sbocchi sulla superstrada Brindisi-Lecce. Il colpo era stato preparato sulla base di precise informazioni sullo sportello bancario interno al petrolchimico. Forse uno banditi ha lavorato in fabbrica sino a poco tempo fa, oppure c'è una fonte nel personale di qualche ditta che opera nel perimetro del petrolchimico stesso. Le indagini sono dirette dal comandante della compagnia carabinieri di Brindisi, maggiore Cristiano Tomassini.

Uno dei primi problemi da risolvere, è come i banditi siano riusciti ad entrare nel perimetro della fabbrica, attentamente sorvegliato dalla security aziendale. Si stava esaminando tutto il tratto dell'alta recinzione in barriere prefabbricate per individuare il punto di infiltrazione. Per restare nel tratto dove i banditi hanno abbandonato e dato fuoco alle due auto, accanto all'ingresso ex Polymer, ci sono poi in successione quello della centrale Enipower e lo stabilimento abbandonato di Micorosa. Ma anche tanti tratti alle spalle dei quali ci sono impianti abbandonati.

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