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Cronaca

Fermati a Pescara due presunti scafisti partiti da Brindisi dopo uno sbarco

Si presume siano scafisti i due kosovari fermati alla stazione di Pescara dalla polizia ferroviaria su segnalazione della Guardia di finanza di Brindisi dopo uno sbarco di immigrati. Viaggiavano con passaporto ma senza visto, senza bagagli e con alcune migliaia di euro in tasca, su un treno "Frecciabianca" diretto a Milano

BRINDISI – Si presume siano scafisti i due kosovari fermati alla stazione di Pescara dalla polizia ferroviaria su segnalazione della Guardia di finanza di Brindisi dopo uno sbarco di immigrati. Viaggiavano con passaporto ma senza visto, senza bagagli e con alcune migliaia di euro in tasca, su un treno “Frecciabianca” diretto a Milano. Hanno spiegato di essere arrivati dalla Grecia su un’imbarcazione dopo aver viaggiato per due giorni senza acqua e senza cibo, senza vedere gli altri compagni di viaggio e chi era alla guida del semi-cabinato, pagando 500 euro a testa per raggiungere l’Italia. Hanno escluso di essere arrivati con un barcone su cui sta indagando la Sezione operativa navale della guardia di finanza di Brindisi in collaborazione con quella di Bari avvistato nei giorni scorsi nelle acque brindisine ma su cui ancora non è stata fatta chiarezza. I finanzieri avrebbero fermato alla stazione di Brindisi alcuni stranieri senza documenti che si presume abbiano raggiunto la Puglia con qualche barcone. Ma tutto è ancora da verificare e accertare. Uno dei due kosovari era diretto in Germania. Alla luce delle indagini effettuate fino a questo momento, la versione dei due non ha convinto i poliziotti della Polfer pescarese. I due, quindi, sono stati raggiunti da un decreto di espulsione e accompagnati alla frontiera a Brindisi. Le indagini sul presunto sbarco dei giorni scorsi intanto procedono.

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