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Cronaca

Formica Ambiente, corruzione: Fiorillo chiede l’assoluzione

Il difensore dell’imprenditore: “Nessun accordo con il funzionario della Provincia”

BRINDISI – “Non ci fu alcuna corruzione dietro la gestione della discarica di proprietà della società Formica Ambiente: nessun atto contrario ai doveri d’ufficio tra il funzionario della Provincia di Brindisi e l’imprenditore Vincenzo Fiorillo”.

La difesa e l’accusa

vincenzo fiorillo bis-2Il difensore del titolare della società Formica, l’avvocato Alessandro Dello Russo, ha chiesto l’assoluzione davanti alla giudici della Corte d’Appello di Lecce, nell’udienza celebrata nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 18 dicembre 2017. In primo grado, l’imprenditore è stato condannato a un anno e dieci mesi di reclusione, mentre il funzionario della Provincia, chimico, “componente del comitato tecnico dell’Amministrazione” ha definito la sua posizione con il patteggiamento della pena. Finì sotto inchiesta in relazione al “parere tecnico rilasciato, in senso favorevole a Formica Ambiente” ottenendo in cambio – secondo l’accusa – “incarichi di natura professionale da svolgersi presso la discarica nonché presso la piattaforma Tmt” e avrebbe anche ottenuto la promessa di ricevere altri incarichi da parte di “Sviluppo Italia per la caratterizzazione della zona industriale”.

Il procuratore generale, in sede di requisitoria, aveva chiesto la prescrizione sia per Fiorillo (nella foto accanto) che per gli altri imputati, tenuto conto del trascorrere del tempo come causa di estinzione dei reati contestati dalla Procura di Brindisi e affermati con sentenza dal Tribunale il 3 febbraio 2015 e contestuale dissequestro dell’impianto, finito sotto sigilli l’11 dicembre 2006 per mano dei carabinieri del Noe di Lecce. Da qui il non doversi procedere in secondo grado.

Le condanne del Tribunale

In primo grado c’erano state le seguenti condanne, in parziale accoglimento delle richieste del sostituto procuratore Giuseppe De Nozza: un anno e 10 mesi per Vincenzo Fiorillo, in qualità di amministratore della società Formica Ambiente proprietaria della discarica (a fronte della richiesta a sei anni di reclusione avanzata dal pm); tre anni per Andrea Vidori e Giuseppe Vidori (imprenditori di Treviso); stessa pena per Maurizio Chiesurin.

Condannati dal Tribunale anche: Giovanni Birtolo a sei mesi, Paolo Castiglione a nove mesi, Francesco Spagnoletto a sei mesi, Cosimo Cucinelli a nove mesi , Loris Filomena  a sei mesi di reclusione. Nei confronti di Giuseppe Vidori, Andrea Vidori e Maurizio Chiesurin era stata affermata anche l’ulteriore responsabilità sul fronte del risarcimento danni in favore del Ministero dell’Ambiente, costituitosi parte civile. Rimase fuori dal processo la Provincia di Brindisi, la cui istanza finalizzata al ristoro dei danni, non venne accettata per un vizio di forma. Assoluzione, infine, per gli imputati Gianluca Di Giulio e Alessandro Morgese.

Elementi probatori, le intercettazioni telefoniche e il risultato della “consulenza tecnica espletata da Mauro Sanna e Cesare Carocci i quali esaminarono 133 carichi di rifiuti conferiti nel periodo precedente al sequestro, dalla società Vidori nel sito di Formica”

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Rosario Almiento, Cosimo Pagliara, Domenico Attanasi, Michele La Forgia, Giovanni Vasoin De Prosperi, Cosimo Luca Leoci e Alessandro Longo.

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