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Cronaca

Giro di fatture false da 30 milioni di euro: sequestri e denunce in tutta Italia

Un’azienda ostunese attiva nel settore della chimica era al centro di un maxi giro di fatture false che avrebbe causato un danno all’erario pari a circa 30 milioni di euro. I due rappresentanti della società della città bianca sono stati denunciati

OSTUNI – Un’azienda ostunese attiva nel settore della chimica era al centro di un maxi giro di fatture false che avrebbe causato un danno all’erario pari a circa 30 milioni di euro. I due rappresentanti della società della città bianca sono stati denunciati dalla guardia di finanza insieme ad altre 12 persone, fra amministratori legali e di fatto delle imprese (situate in Puglia, Campania, Lombardia e Liguria) coinvolte nella presunta evasione fiscale.

Le indagini, condotte dalle fiamme gialle della compagnia di Ostuni al comando del capitano Gerardo Chiusano, sono sfociate inoltre in un sequestro di beni per 500mila euro, fra correnti bancari, 5 abitazioni, 1 locale commerciale e 3 terreni, riconducibili alla società ostunese. Tutto è partito da una serie di accertamenti fiscali di routine effettuai nel giugno del 2014 dai militari.

Spulciano fra i conti e i bilanci della ditta ostunese, agli investigatori è subito balzata all’occhio un’anomalia: com’era possibile che in una stanza di una manciata di metri quadri venisse movimentata e stoccata una merce di prodotti chimici per un valore complessivo di milioni di euro. Ma in cosa consisteva il giro fittizio di fatture?

L’impresa ostunese, da quanto appurato dagli investigatori, per abbattere i propri ricavi scaturenti dalle “finte” vendite effettuate nei confronti di due aziende campane che gestivano impianti di depurazione in Campania per conto della stessa regione e che risultano coinvolte in altre vicende giudiziarie,  ha, a sua volta, utilizzato fatture “false” emesse da altre imprese “compiacenti” (in tutto 11) operanti nello stesso settore ed ubicate tra Puglia, Campania, Lombardia e Liguria. I 14 devono rispondere di ”dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti” ed “emissione di fatture per operazioni inesistenti”. 

Contestualmente è stata richiesta all’autorità giudiziaria l’emissione di decreto di sequestro preventivo “per equivalente”, nei confronti della società ostunese e del suo amministratore “di fatto”, cui è stata data esecuzione, nei giorni scorsi, da parte delle Fiamme Gialle.  
Il valore dei beni sequestrati è di circa 500mila euro e comprende: conti correnti bancari, 5 abitazioni, 1 locale commerciale e 3 terreni, riconducibili alla società ostunese. 

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