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Cronaca

Hashish per la movida brindisina: denuncia e sequestro in una villetta

Un incensurato ha anche provato a disfarsi dello stupefacente prima della perquisizione, ma il personale della squadra mobile ha prevenuto il gesto

BRINDISI - Una denuncia e quasi 20 grammi di hashish sequestrati, oltre a 335 euro: è il bilancio di una perquisizione della squadra mobile di Brindisi. Gli agenti sono costantemente impegnati in indagini finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati in genere e, nella fattispecie, al fine di prevenire lo spaccio di qualsivoglia genere di sostanze stupefacenti ai giovani frequentanti la "movida brindisina". Nell'ambito di queste attività personale della questura del capoluogo adriatico ha deciso di operare una perquisizione domiciliare nei confronti di un brindisino incensurato.

E' il 25 febbraio. Prima di procedere all'ingresso nella villetta attenzionata, gli agenti si dispongono intorno al muro di cinta. Il rischio è che ci si possa disfare di eventuali stupefacenti, prima di consentire l'accesso in casa agli operatori di polizia giudiziaria. Infatti, il brindisino, lancia all'esterno dell'immobile un involucro di colore blu sbiadito, successivamente sequestrato, contente un vasetto con all'interno un bilancino di precisione elettronico funzionante e residui di hashish.  

Pochi istanti dopo, lo stesso personale posizionato all'esterno della villetta attenzionata, percepisce anche un rumore di un corpo solido impattare contro il muro lato interno. Successivamente, all'interno di un'aiuola antistante al medesimo muro di cinta, gli agenti rinvengono un altro vasetto contenente sostanza stupefacente suddivisa in 15 involucri di un grammo circa e uno di cinque grammi, per un peso totale complessivi di 19,130 grammi. Sulla stessa sostanza stupefacente, con esito positivo all’hashish, vengono effettuati debiti accertamenti mediante reattivi speditivi narcotest eseguiti presso gli uffici del gabinetto provinciale di polizia scientifica della questura di Brindisi.  

Al termine delle attività, come da specifiche intese con il pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Brindisi, il brindisino perquisito viene denunciato in stato di libertà per le violazioni previste e punite dall'articolo 73 del dpr 309/90, mentre, la somma sequestrata, perché ritenuta provento dell'attività di spaccio, viene depositata al Fondo Unico di Giustizia.

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