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Cronaca

Il Distretto aerospaziale pugliese oggi a Rai Tre "Il posto giusto"

Il Distretto aerospaziale pugliese, che ha sede a Brindisi in Cittadella della Ricerca, è uno degli argomenti della trasmissione di attualità "Il posto giusto" in onda oggi domenica 22 marzo su Rai Tre, dalle 13 alle 14

BRINDISI - Il Distretto aerospaziale pugliese, che ha sede a Brindisi in Cittadella della Ricerca, è uno degli argomenti della trasmissione di attualità "Il posto giusto" in onda oggi domenica 22 marzo su Rai Tre, dalle 13 alle 14. Il distretto, uno dei cinque operanti in Italia con quelli del Lazio, della Campania, della Lombardia e del Piemonte, è indicato nel servizio come esempio di buone pratiche. Nell'ambito della strategia dei distretti produttivi varata dalla giunta Vendola, il Distretto aerospaziale pugliese è certamente quello che ha percorso maggiore strada, riorganizzando assieme alla Regione, con gli strumenti dei contratti di programma, dei Pia e di altre forme di contratto che prevedono l'intervento pubblico, la filiera produttiva strategica dell'aerospazio in Puglia, settore che ha retto meglio di altri alle pressioni della crisi economica e riemergendo prima di altri comparti dal tunnel.

Oggi il settore dell'aerospazio in Italia è alle prese con gli effetti dei nuovi assetti gestionali cui punta il gruppo trainante, Finmeccanica, del quale fanno società come Alenia e AgustaWestland ma anche le principali commesse di subfornitura. Un esempio delle ripercussioni che ciò può determinare è, nel caso di Brindisi, la situazione dell'azienda napoletana Dema, e nel caso della Puglia i problemi organizzativi dello stabilimento di Grottaglie di Alenia con il programma del B787 Dreamliner. Ma la presenza in Puglia e a Brindisi in particolare di tutte le principali aziende italiane ed estere del settore, come Avio-General Electric, AgustaWestland, Alenia, tiene la nostra regione al centro dei programmi aerospaziali italiani ed europei, la principale sfida industriale e di ricerca della Ue sia nell'aviazione civile, che nello spazio, che nella difesa, in cui i competitor dell'Europa sono i colossi Usa, Cina e Canada, e dell'Italia i cluster aerospaziali francese, britannico e tedesco.

Oggi, in pieno avvio di campagna elettorale in Puglia, le parti politiche che si sono sempre disinteressate del settore aerospaziale, e della formazione e della ricerca nel settore si appassionano improvvisamente alle vicende di Alenia a Grottaglie o di Dema a Brindisi, dopo aver lasciato che luoghi importanti di "produzione" di nuovi ingegneri, come nel caso di Cittadella della Ricerca a Brindisi dove opera il primo corso specialistico di Ingegneria aerospaziale fossero emarginati, dimenticando il ruolo che l'università ricopre e può ancor più ricoprire nell'innovazione e nell'economia del territorio, e ignorando i disagi materiali creati alle società che operano nella ricerca, come il Consorzio Optel di Finmeccanica, ora cavalcano la tigre delle criticità che si manifestano, determinate dagli assetti di alcune imprese nel settore delle subforniture di fronte alle scelte dei committenti (vedi i casi Tecnomessapia e Dema). Ma va detto che non è mai stato questo tipo di politica a determinare la crescita dell'aerospazio in Puglia nè le soluzioni dei problemi.

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