rotate-mobile
Cronaca

"Il castello non è una discoteca"

BRINDISI – Ieri pomeriggio Giorgio Sciarra, ha postato sulla sua pagina del social network Facebook la foto di un artista internazionale Christo Javacheff, che raffigura una performance che coinvolge l'Opera House di Sidney. La foto è stata presa dal sito www.equilibriarte.net. Il commento della foto fa riferimento anche al Castello Alfonsino di Brindisi. L'architetto della Soprintendenza Augusto Ressa ha commentato la foto: “Il Castello non è una discoteca. La serata dell'11 agosto è un episodio isolato, sostenuto ufficialmente dal Comune di Brindisi.”

BRINDISIIeri pomeriggio Giorgio Sciarra, ha postato sulla sua pagina del social network Facebook la foto di un artista internazionale Christo Javacheff, che raffigura una performance che coinvolge l'Opera House di Sidney. La foto è stata presa dal sito www.equilibriarte.net. Il commento della foto fa riferimento anche al Castello Alfonsino di Brindisi. L'architetto della Soprintendenza Augusto Ressa ha commentato la foto: “Il Castello non è una discoteca. La serata dell'11 agosto è un episodio isolato, sostenuto ufficialmente dal Comune di Brindisi.”

Questo il commento denso di ironia allegato alla foto di Javacheff ripreso dal sito da Giorgio Sciarra: “Dopo l’Opera House di Sydney l’artista bulgaro Christo Javacheff intende replicare la sua performance artistica con un altro monumento di alto valore simbolico e paesaggistico. Si ha notizia che Jeanne-Claude Denat de Guillebon, con la quale l’artista lavora in coppia ormai da molti anni e che cura gli aspetti organizzativi dell’artista di fama mondiale, dopo una lunga ricerca di possibili location abbia individuato nel Castello Alfonsino quella giusta. Pare abbia già contattato la Sovrintendenza competente per ottenere i permessi necessari a consentire a Christo di impacchettare il castello Alfonsino. Il sovrintendente pare abbia espresso forte perplessità dopo il successo ottenuto con la trasformazione del complesso monumentale brindisino in discoteca che ormai pare poco adatto ad altro.”

Questo il commento di Augusto Ressa: “Non credo che Christo prosegua con la sua geniale attività da quando la sua compagna Jeanne Claude è morta nel 2009. E' certo che non ha preso contatti con la Soprintendenza per imballare il Castello Alfonsino. Il castello non è una discoteca. La serata dell'11 agosto costituisce un episodio isolato, sostenuto ufficialmente dal Comune di Brindisi. La Soprintendenza negli ultimi anni, come è ben noto, ha consentito la visita del monumento e l'uso (tre edizioni del Barocco Festival, la mostra Intra Moenia, concerti e convegni, le minicrociere) nonostante le difficili condizioni ambientali, gli atti continui di vandalismo, i furti, e nonostante la notoria scarsezza di mezzi e di personale”.

Non dimentichiamo che il castello è rientrato nel circuito Città Aperte 2012 con Open Day nei sabato di agosto e settembre 2012 ( in un primo momento non era stato neppure considerato visto il saccheggio da poco perpetrato), per la ferma volontà della Soprintendenza e della Direzione Regionale, che insieme al Comune di Brindisi, hanno ripristinato condizioni di funzionalità e di decoro del compendio demaniale in poco meno più di un mese, nonostante appunto i due furti di rame che hanno disattivato l'intero impianto elettrico, e i continui atti vandalici che hanno come oggetto cancelli, porte, infissi. Senza contare la discarica nella darsena interna, da parte di ignoti, di rifiuti provenienti dalla lavorazione di prodotti ittici”, ricorda l'architetto Ressa.

Anche gli uffici dell'Avvistatore Marittimo, posti sull'ultima copertura del castello, sono stati oggetto di saccheggio, con manomissione e furto della strumentazione, ben due volte nello stesso mese. Ben vengano quindi proposte e suggerimenti, specie da parte delle associazioni sensibili nei confronti del patrimonio culturale, per il riuso e la gestione di un bene così complesso”, è la sida della Soprintendenza ai beni culturali.

La risposta di Sciarra: “Ovviamente questa mia voleva essere una provocazione che si capisce da quanto da lei rilevato e leggendo bene il link. Considero il Castello Alfonsino (insieme a quello Svevo, altro grosso problema che si dovrà affrontare fra non molto) una risorsa (monumentale, artistica, economica ecc.) da tutelare senza se e senza ma. Purtroppo il problema dei saccheggi, dei furti e del vandalismo non si risolverà mai se non crea un posto di guardiania fisso che non potendo essere a carico della Sovrintendenza, penso per ragioni economiche, dovrebbe essere assunto, per senso di responsabilità, dalle istituzioni per tutelare al massimo un bene collettivo. In quanto all'episodio discoteca credo che da parte degli organizzatori vi sia stata una rappresentazione dell'evento quanto meno fuorviante”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Il castello non è una discoteca"

BrindisiReport è in caricamento