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Cronaca Ostuni

Il commosso ricordo della cugina

Di seguito la lettera di Antonella Schiavone, cugina di Alessandro Schettini, il sottufficiale della Marina militare che ha perso la vita durante un'esercitazione fra Manduria e Oria, cadendo da un elicottero del Quarto Gruppo di Grottaglie

Di seguito la lettera di Antonella Schiavone, cugina di Alessandro Schettini, il sottufficiale della Marina militare che ha perso la vita durante un'esercitazione fra Manduria e Oria, cadendo da un elicottero del Quarto Gruppo di Grottaglie. 

Se me l’avessero detto, se me l’avessero detto ti avrei tenuto stretto

Se me l’avessero detto ti avrei comprato altri mille magnum al cioccolato bianco dal “Gran Bar”.

Se me l’avesero detto ti avrei fatto rubare tutte le mandorle tostate  “nei fichi secchi di zia rosetta” facendo finta di niente e ti avrei fatto fare altri mille giri sulla nostra altalena sotto l’albero dell’ulivo.

Se me l’avessero detto che oggi avrei ricevuto quella chiamata saremmo andati giù altre cento volte per quella discesa ripida con la bici e il sellino storto. Saremmo andati giù veloci con le braccia aperte e il vento tra i denti per le risate.

Se me l’avessero detto... avremmo provato a saltare più in alto su quella branda vecchia messa in mezzo agli ulivi da cui volevi già toccare il cielo

Se me l’avessero detto che sarebbe andata cosi, ti avrei afferrato e ti avrei fermato ancor prima a quell età dai dentini pieni di carie e la pettunitura “alla nocciola”

Se me l’avessero detto ti avrei ascoltato altre cento volte suonare il pianoforte

Se me l’avessero detto avrei lasciato la porta di casa aperta per farti entrare senza suonare, non ti avrebbe rimproverato nessuno.

Se me l’avessero detto avremmo mangiato altre cento fette di pane e marmellata aspettando “zio angelo che torna da lavoro” e avremmo continuato a deridere Maria che guardava quella... “come dicevi ?“criosa” di Jessica Fletcher che si trovava sempre in mezzo ai casini.

Se me l’avessero detto ti avrei chiesto altre mille di quelle farfalle che avevi preso dal negozio di Rita per il mio compleanno (ma come hai fatto poi a trovarla ??... vendeva “vimini e bambù”)

Se me l’ avessero detto Alessà io avrei moltiplicato ogni singolo istante di tutti i momenti passati assieme e ti avrei abbracciato forte ...ma forse avrei dovuto sentirlo che la tua vita coraggiosa da elicotterista tra i cieli avrebbe avuto inizio così.

Per sempre, Alessà dico sempre tra i cieli e sulla terra ovunque tu sia 

tua cugina Antonella 

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