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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Oria

Il "Dobermann" chiude la carriera di estortore: la vittima denuncia, l'Arma colpisce

ORIA - “Entro questa notte fai boom”. E ancora: “Abbiamo trovato un pilastro proprio adatto a te”. “Il colpo in canna c'è, tu manchi. Paghi o no?”. “Li sordi stanotte”. “Casa ti faccio saltare, tutti comu state”. “Li soldi sta spittamu, le pistole cariche stanno”. “Te la fai questa assicurazione sulla vita? Le pistole sono già pronte”. “Allora vuoi proprio morire...”. “Occhio alla macchina sennò fa boom”. Sono solo alcuni dei messaggi incriminati che sono costati l'arresto per estorsione aggravata al 30enne di Oria Giovanni Pasulo, incastrato in flagranza di reatodai carabinieri della locale stazione guidati dal luogotenente Roberto Borrello e del suo vice, il maresciallo capo Francesco Gullo, mentre incassava il pizzo.

ORIA - “Entro questa notte fai boom”. E ancora: “Abbiamo trovato un pilastro proprio adatto a te”. “Il colpo in canna c'è, tu manchi. Paghi o no?”. “Li sordi stanotte”. “Casa ti faccio saltare, tutti comu state”. “Li soldi sta spittamu, le pistole cariche stanno”. “Te la fai questa assicurazione sulla vita? Le pistole sono già pronte”. “Allora vuoi proprio morire...”. “Occhio alla macchina sennò fa boom”. Sono solo alcuni dei messaggi incriminati che sono costati l'arresto per estorsione aggravata al 30enne di Oria Giuseppe Pasulo, incastrato in flagranza di reato dai carabinieri della locale stazione guidati dal luogotenente Roberto Borrello e del suo vice, il maresciallo capo Francesco Gullo, mentre incassava il pizzo.

Una indagine chiusa nell'arco di 48 ore, dal momento della formalizzazione di regolare denuncia da parte della vittima, un imprenditore 50enne della città, titolare di un'azienda ben avviata che opera nel campo dell'impiantistica elettrica. Intimorito dalle minacce di morte che giungevano alla sua utenza telefonica, l'imprenditore non ha battuto ciglio rivolgendosi ai carabinieri che hanno messo sotto intercettazione il cellulare. Decine e decine di squilli, una ventina di sms e addirittura qualche telefonata, rigorosamente in forma anonima, per costringere il 50enne a pagare 100 euro alla settimana.

L'imprenditore, sotto l'occhio attento dei carabinieri di Oria e della compagnia di Francavilla Fontana, incontra il suo taglieggiatore che gli da appuntamento in casa. La vittima porta con sé 50 euro che sono già state fotocopiate dai militari e contratta col suo estorsore, che alla fine accetta i soldi dopo aver ricevuto assicurazione che la sua richiesta sarebbe stata soddisfatta interamente. Uscito di casa l'imprenditore, entrano in azione i carabinieri, che trovano Giuseppe Pasulo in possesso del danaro appena ricevuto e anche la sim del telefonino da cui partivano i messaggi anonimi, nascosta dietro un mobile della televisione.

Inutile il tentativo di giustificarsi, di fronte ai carabinieri, dicendo di essere stato incaricato a riscuotere le somme richieste per conto terzi, dopo il ritrovamento della scheda da cui partivano le telefonate. Pasulo, soprannominato “Dobermann”, già noto per reati analoghi e per spaccio di droga, è finito in manette su disposizione dei pm Milto Stefano De Nozza e Pierpaolo Montinaro.

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