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Cronaca

Impianto di Cdr già saturo: nuova emergenza rifiuti alle porte

L’emergenza rifiuti è nuovamente alle porte. Con un paio di giorni di anticipo rispetto a quanto preventivato, l’impianto di Cdr situato sulla strada per Pandi è già vicino al collasso, a seguito dello stato d’agitazione proclamato dai lavoratori della ditta Nubile. Nella giornata odierna, i camion carichi di rifiuti provenienti dai comuni della provincia hanno dovuto fare marcia indietro

BRINDISI – L’emergenza rifiuti è nuovamente alle porte. Con un paio di giorni di anticipo rispetto a quanto preventivato, l’impianto di Cdr situato sulla strada per Pandi è già vicino al collasso, a seguito dello stato d’agitazione proclamato dai lavoratori della ditta Nubile. Quest'oggi (22 novembre), i camion carichi di rifiuti provenienti dai comuni della provincia hanno dovuto fare marcia indietro perché l’impianto era ormai saturo. E nella giornata di domani la situazione precipiterà ulteriormente, visto che la discarica di Formica Ambiente, da quanto si legge in una nota firmata dal segretario provinciale del sindacato Cobas, Roberto Aprile, “non accetterà i rifiuti provenienti dall’impianto di Cdr, gestito ancora per qualche giorno dalla ditta Nubile”.

Da giovedì scorso, i dipendenti della Nubile in servizio presso l’impianto di biostabilizzazione stanno rallentando il flusso dei compattatori in ingresso e tengono fermi i camion carichi di rifiuti biostabilizzati che dovrebbero conferire in discarica (ad eccezione di un viaggio giornaliero). Tutto questo perché l’azienda, per l’ennesima volta, non versa gli stipendi: i dipendenti con contratto a tempo indeterminato avanzano la mensilità di ottobre, quelli con contratto determinato aspettano anche la paga di settembre, oltre alla quattordicesima.

E adesso pure i gestori di Formica Ambiente battono cassa. Secondo il Cobas, infatti, il motivo di non accettare, da domani, i rifiuti trattati dalla Nubile “è da ricercare nel mancato pagamento delle attività di conferimento dei rifiuti alla discarica  da parte della stessa ditta Nubile”. I rifiuti biostabilizzati vengono conferiti presso la discarica di Formica dallo scorso marzo, a seguito della chiusura della discarica comunale di Autigno (successivamente posta sotto sequestro) con ordinanza della Regione Puglia, per una serie di irregolarità di carattere ambientale. “Formica Ambiente – si legge nel comunicato del Cobas - non avendo contratti diretti con il Comune di Brindisi, accettò allora che il pagamento dei servizi offerti avvenisse attraverso la ditta Nubile”.

Ma a quanto pare le diverse amministrazioni comunali avrebbero bloccato i pagamenti dei canoni maturati da Nubile, a seguito di alcune problematiche di tipo burocratico (il Cobas parla di “mancata esibizione del Durc, documento di regolarità contributiva , per gli ultimi 1 o 2 mesi”).

Tutto ciò avviene a pochi giorni dal passaggio di consegne (previsto per il 30 novembre) fra la Nubile, a carico della quale i dirigenti dell’Oga (Organo di governo d’ambito) hanno avviato la procedura di rescissione del contratto (su richiesta esplicita del commissario straordinario dell’Oga, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano), e la municipalizzata di Bari Amiu. 

Il Cobas esorta inoltre lo stesso Emiliano a “realizzare i necessari interventi impiantistici, come quello per il compostaggio, e le  necessarie bonifiche per la zona delle discariche”. “Chiederemo anche sostegno – prosegue Aprile - per realizzare impianti di riciclaggio dei diversi tipi di rifiuti, che possono dare tanta buona occupazione”. 

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