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Cronaca

Incendio all'Alvi: si contano i danni, due famiglie non hanno fatto rientro a casa

BRINDISI – All'indomani dell'incendio che ha devastato un supermercato e danneggiato alcuni appartamenti di un palazzo di via Sant'Angelo, è il momento di fare il bilancio di quanto è stato divorato dalle fiamme e di ciò che invece si è salvato.

BRINDISI – All'indomani dell'incendio che ha devastato un supermercato e danneggiato alcuni appartamenti di un palazzo di via Sant'Angelo, è il momento di fare il bilancio di quanto è stato divorato dalle fiamme e di ciò che invece si è salvato.

Ben poco, anzi praticamente nulla, è rimasto intatto nel magazzino dell' “Alvi”, negozio di casalinghi e vari articoli da regalo. Un'attività ben avviata, di cui risultano essere titolari due persone – Vito Iaia e Anna Brandi – e in questo periodo colma di addobbi e decorazioni natalizie. Il fuoco non ha lasciato scampo ai tantissimi oggetti contenuti all'interno del magazzino, ampio circa 400 mq.

L'allarme è stato dato attorno alle 21, e nel giro di pochi minuti le fiamme hanno raggiunto gli appartamenti dei tre piani superiori. Minuti drammatici per le famiglie che si trovavano nelle loro case, e che sono state costrette ad abbandonare tutto e a scendere in strada per evitare di rimanere imprigionate in casa mentre le fiamme si propagavano.

Immediato è stato l'arrivo dei vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi, giunti sul posto con tre mezzi assieme a polizia e carabinieri. Più tardi, per tutti i controlli del caso, sono giunti anche tecnici del Comune e dell'Enel gas. Proprio il rischio di esplosioni andava scongiurato immediatamente, ecco perchè non c'era da perdere tempo, e i pompieri hanno lavorato alacremente fino alle due di notte (un ulteriore sopralluogo di verifica è stato fatto anche in mattinata). Proprio per l'eccessivo calore che era andato determinandosi, ieri sera era implosa anche una caldaia, ma è stato soprattutto l'incendio partito dal magazzino a determinare i danni maggiori.

Già dall'esterno, e nonostante l'oscurità notturna, era possibile osservare le pareti annerite e alcuni vetri distrutti. Ma se al secondo e al terzo piano, sono state danneggiate solo gli infissi, ben più problematica è parsa la situazione in due appartamenti del primo piano, con parte degli arredi interni divorate dalle fiamme.

Poiché il primo piano è stato dichiarato inagibile, le due famiglie in questione non hanno potuto ieri notte fare rientro nelle loro case, ma nonostante la disponibilità fornita dal Comune (ieri sera sul posto erano giunti anche il sindaco Domenico Mennitti e il vicesindaco Mauro D'Attis) hanno preferito chiedere ospitalità ai rispettivi parenti. Agli altri residenti, comunque terrorizzati dopo il fuggi fuggi generale, è stato consentito rientrare in casa, una volta accertato che vi fossero tutte le condizioni di sicurezza.

Le indagini delle prossime ore serviranno a fare chiarezza sulle cause dell'incendio: si pensa ad un corto circuito, con i cartoni del magazzino che hanno così permesso alle fiamme di estendersi facilmente in pochi secondi. A queste valutazioni è infatti anche collegato il discorso per un eventuale risarcimento danni per i residenti. Per questo motivo, si tratta ora di accertare se la struttura fosse coperta o meno da polizza assicurativa.

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