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Cronaca

Inciampare in un condom. In tribunale

BRINDISI - Palazzo di giustizia: un capannello di avvocati che se la ride in un angolino accanto all’ingresso degli uffici del terzo piano. Sguardi ammiccanti, improvviso silenzio dinanzi alle donzelle che sovrappensiero passavano di lì. Tutta colpa di quel minuscolo oggetto posato lì per terra.

BRINDISI - Palazzo di giustizia: un capannello di avvocati che se la ride in un angolino accanto all’ingresso degli uffici del terzo piano. Sguardi ammiccanti, improvviso silenzio dinanzi alle donzelle che sovrappensiero passavano di lì. Tutta colpa di quel minuscolo oggetto posato lì per terra, forse l’ imbarazzante gaffe di un anonimo passante che si sarà lasciato cadere un effetto molto personale: un condom, in confezione chiusa, che è rimasto lì a rallegrare la giornata agli habitué del tribunale.

Cosa ci faceva quel preservativo sul pavimento? Le ipotesi formulate sono state le più disparate. “Lo hai perso tu?” si chiedevano reciprocamente tra colleghi. E via con le battutine, ché ridere fa bene alla salute. “E’ una trappola?”. Nessuno ha osato raccoglierlo, tanto per evitare il rischio di abboccare all’amo di qualche buontempone.

Poteva essere una candid camera, come la moneta da cinquecento lire incollata al pavimento, tempo addietro, al quinto piano dello stesso palazzo, in cui si trovavano però allora gli uffici della Procura, trappola che – si narra - procurò qualche magra figura a professionisti di tutto rispetto. Il profilattico in busta chiusa è rimasto lì, con tanto di data di scadenza in bella vista. Carta argentata che ha attirato l’attenzione di molti, e provocato i commenti più imbarazzanti: ironici alcuni, sarcastici altri. Uno su tutti? “La giustizia se ne va a… “

 

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