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Cronaca

Incidente dopo il furto, secondo arresto

BRINDISI - E’ stato individuato e catturato il complice del topo d’appartamento barese, il 18enne Nicola Ladisa.

BRINDISI - E’ stato individuato e catturato il complice del topo d’appartamento barese, il 18enne Nicola Ladisa, arrestato lo scorso 29 settembre nel corso di un inseguimento culminato con una carambola sul muro di una scuola materna del rione Santa Chiara. Le manette ai polsi sono scattate per Pietro Montani, 23 anni, anch’egli di Bari.

Il ragazzo è stato raggiunto in mattinata da un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Brindisi, Paola Liaci, ed eseguita dai carabinieri del Norm della compagnia di Brindisi, in sinergia con i colleghi della compagnia di Bari San Paolo. Montani è stato incastrato dal riconoscimento fotografico effettuato dai militari che tentarono di bloccarlo.

Sulla base di quanto appurato dalle forze dell’ordine, i due baresi, con ogni probabilità in compagnia di un terzo complice, raggiunsero Brindisi nel tardo pomeriggio di quel 29 settembre. Era domenica. Fra le 18 e le 19, un residente di via Montebello chiamò i carabinieri per segnalare la presenza di due persone sospette a bordo di una Lancia Lybra parcheggiata ai piedi di una palazzina, in attesa di un’altra persona che si era appena intrufolata in un appartamento.

I militari giunsero sul posto nel volgere di pochi secondi. Alla vista degli uomini in divisa, Montani, al volante del veicolo, pigiò il piede sull’acceleratore. La corsa dell’auto finì nella vicina via San Martino della Battaglia, in seguito al violento impatto contro il muro dell’edificio scolastico. Ladisa, rimasto intrappolato nell’abitacolo, venne catturato dalle forze dell’ordine.

Montani riuscì a dileguarsi a piedi imboccando le vie limitrofe, non prima di aver danneggiato, con la portiera della Lybra, il paraurti anteriore della radiomobile. All’interno della macchina vennero recuperati due passamontagna, due radiotrasmittenti e arnesi da scasso ed effrazione. Il tutto venne posto sotto sequestro, insieme al veicolo, le cui targhe risultarono oggetto di furto. Nel corso del sopralluogo presso l’abitazione visitata dai ladri, le forze dell’ordine accertarono il furto di 300 euro in banconote e di vari oggetti.

Montani, identificato grazie a una lunga e articolata attività investigativa, è stato accompagnato stamani presso il carcere di Bari, con le accuse di furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e ricettazione in concorso. Non c’è ancora traccia del terzo complice, che sfuggì all’arresto portando con sé la refurtiva.

 

 

 

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