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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Incidente: la vittima un migrante di Lampedusa

BRINDISI – Lo scorso 25 settembre era sbarcato indenne sull’isola di Lampedusa, a bordo di un barcone stracarico di immigrati africani. Ieri sera ha perso la vita sulla strada statale 379 Brindisi-Bari, travolto da un’Alfa 127.

BRINDISI – Lo scorso 25 settembre era sbarcato indenne sull’isola di Lampedusa, a bordo di un barcone stracarico di immigrati africani. Ieri sera ha perso la vita sulla strada statale 379 Brindisi-Bari, travolto da un’Alfa 127. La vittima è stata identificata in tarda mattinata dai carabinieri della compagnia di Brindisi. Si tratta del 19enne Efrem Berne di origine Eritrea (non ghanese come si pensava in un primo momento).

Il ragazzo non aveva con sé documenti di identità, ma risultava sulla lista degli ospiti del Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo) di Restinco. E il giovane, con ogni probabilità, si stava dirigendo verso struttura di accoglienza quando è stato travolto da un automobilista 36enne di Monopoli, all’altezza dell’area di servizio Agip situata in prossimità dello svincolo per l’aeroporto del Salento.

La tragedia si è verificata poco prima delle 22,15. L’eritreo si trovava insieme a una decina di altri immigrati. Il violentissimo impatto è avvenuto mentre Efrem Berne tentava di attraversare la carreggiata nord (è ancora da chiarire il ragazzo avesse appena scavalcato i jersey dello spartitraffico o il guardrail che costeggia la strada). Gli altri migranti, scampati all’incidente, si sono dileguati immediatamente terrorizzati.

Al momento dell’arrivo dei soccorritori del 118 il giovane rifugiato, riverso al centro della sede stradale, era già morto. Solo intorno alle 13 odierne, i militari, intervenuti sul luogo della tragedia per i rilievi del caso, sono riusciti a dargli un nome e a ricostruire la sua triste storia.

Il 19enne era approdato sulle coste siciliane nel maxi-sbarco del 25 settembre, a bordo di un peschereccio su cui viaggiavano circa 398 profughi la maggior parte dei quali siriani. Le motovedette raggiunsero l’imbarcazione a 70 miglia a sud di Lampedusa e la scortarono fino al molo Favarolo.

Il 10 ottobre, Efrem Berne venne trasferito presso il Cara di Restinco, in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato politico. Il pm di turno del tribunale di Brindisi, Iolanda Daniela Chimienti, ha disposto l’esame dattiloscopico (studio delle impronte digitali): passo fondamentale per identificare con certezza la salma del migrante.

Le spoglie del 19enne si trovano adesso presso il cimitero comunale di Brindisi. Nessuno le ha ancora reclamate. Ed è difficile che questo accada, visto che il ragazzo, in Italia, pare non avesse né parenti né amici. Ad identificazione certa, saranno informate perciò le autorità diplomatiche eritree a Roma. Dal travagliato Paese di origine, fuggiva per sottrarsi ad un regime dittatoriale.

 

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