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Cronaca

Droga in carcere all'interno di cartoline e flaconi di shampoo: primi interrogatori

Risponde alla domande del gip il 36enne Giorgio Picca. Domani sarà la volta di altri indagati. Indagini svolte dai carabinieri, in collaborazione con la Polizia penitenziaria

BRINDISI – Iniziati gli interrogatori di garanzia delle persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta sull’introduzione di cocaina e hascisc all’interno della casa circondariale di Brindisi, che venerdì scorso (21 gennaio) è sfociata in un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 12 persone (due in carcere, cinque ai domiciliari, cinque sottoposte a obbligo di dimora). Stamattina (martedì 25 gennaio) si è presentato davanti al gip del tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis, il 36enne Giorgio Picca, di Bari, ristretto in carcere. Difeso dall’avvocato Umberto Sforza, l’uomo ha risposto alle domande del giudice. Il legale valuterà nei prossimi giorni se presentare istanza al gip o se ricorrere direttamente al tribunale del riesame.

Picca è accusato di un paio di episodi di spaccio. Di uno di questi, in concorso con altri indagati, deve rispondere anche la compagna Eugenia Schiavone, 29enne di Fasano, anch’essa reclusa in carcere. La donna, assistita sempre dall’avvocato Umberto Sforza, sarà interrogata domani. 

Il 18 settembre 2020 Picca ed Eugenia Schiavone furono arrestati a seguito di una perquisizione effettuata presso la loro abitazione, dove vennero rinvenuti 406,57 grammi di marijuana, 80 grammi di cocaina e 50 grammi di hascisc. Tramite un microtelefono introdotto illegalmente in carcere, il 36enne, da quanto appurato dagli investigatori, avrebbe chiesto ad altri due indagati di recuperare altra sostanza stupefacente nascosta nella cavità di un albero, per poi consegnarla alla Schiavone, ristretta all'epoca dei fatti in regime di domiciliari. Picca, da quanto emerge dall’ordinanza, sarebbe anche il destinatario di una cartolina posta all’interno di una busta, contenente 2,5 grammi di hascisc. Spedita in carcere con la complicità di altri indagati, fra cui la stessa Schiavone, la cartolina fu però intercettata e posta sotto sequestro dalla polizia penitenziaria. 

Oltre alla Schiavone, domani saranno interrogati anche i cinque indagati sottoposti ai domiciliari. Si tratta di Bartolomeo Abiuso, 33 anni, di Fasano; Antonio Dell’Era, 46 anni, di Noicattaro (Bari); Massimiliano Livera, 25 anni, di Brindisi; Michael Profeta, 26 anni, di Bari; Danilo Scapecchi, 30 anni, di Brindisi.  E’ stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza, invece, a carico di: F.P, 26 anni, di Mola di Bari; E.S., 25 anni, di Gravina di Puglia (Bari); A.M.T., 25 anni, di Brindisi; R.M., 46 anni, di Brindisi; G.T., 41 anni, di Brindisi. 

I sequestri di droga in carcere

Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo di Brindisi, coordinati dalla Procura di Brindisi, con la collaborazione della polizia penitenziaria di Brindisi. Sono tre i tentativi di introduzione di droga in carcere sventati dalla penitenziaria. Il 3 dicembre 2020, venne sequestrata all’interno delle mura dell’istituto detentivo situato in via Appia un flacone di shampoo contenente 4,77 grammi di hascisc. Il 24 dicembre 2020, sempre all’interno delle mura di cinta, fu intercettato un pacchetto di sigarette contenente due involucri in cellophane con all’interno rispettivamente 3,96 e 4,06 grammi di hascisc, oltre a un terzo involucro di cellophane contenente 6,35 grammi di cocaina. Il 7 gennaio 2021, su segnalazione dei carabinieri, gli agenti ritrovarono un involucro in cui erano stati nascosti due microtelefonini cellulari e 29 grammi di hascisc. 

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