Irrompe armata in banca per un amore non corrisposto: donna torna libera
Disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, a carico della 43enne invaghita di un dipendente della filiale Intesa San Paolo di Latiano
LATIANO – Torna in libertà la 43enne che nella giornata di mercoledì (14 aprile) ha fatto irruzione all’interno della filiale della banca “Intesa San Paolo” di Latiano, minacciando con un coltello i dipendenti, fra cui un uomo di cui si era invaghita. Il gip del tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, non ha convalidato l’arresto in flagranza di reato e contestualmente ha disposto l’applicazione della misura coercitiva del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa. La donna, difesa dall’avvocato Antonio Sartorio dello studio legale “Rizzo & Sartorio” di Latiano stamani (venerdì 16 aprile) ha risposto alle domande del giudice, nell’ambito dell’interrogatorio di convalida dell’arresto. E’ accusata di violenza privata, danneggiamento, atti persecutori e detenzione abusiva di armi.
L’indagata, residente a Latiano, nel primo pomeriggio di mercoledì avrebbe forzato l’ingresso della banca, in quel momento chiusa al pubblico, e armata di coltello lungo 30 centimetri avrebbe minacciato di morte i dipendenti, oltre a tentare di colpire il direttore della filiale. Recatisi immediatamente sul posto, i carabinieri della locale stazione bloccarono la 43enne. Da quanto appurato dai militari, la stessa, a partire dallo scorso gennaio, avrebbe minacciato e perseguitato, anche telefonicamente, un dipendente dell’istituto di credito di cui si era infatuata. Si trattava, però, di un amore non corrisposto. A seguito dell’intervento dei militari, la donna è stata arrestata in flagranza di reato e condotta presso la propria abitazione in regime di domiciliari. Dopo l’interrogatorio, il gip ha disposto l’immediata scarcerazione.