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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

L'amico di famiglia era un pedofilo

BRINDISI - Due anni da dimenticare per una ragazzina che oggi ha 14 anni ma che all’epoca dei fatti era poco più di una bimba. Anni preziosi, anni che valgono doppio, lasciati forse irrimediabilmente nelle mani di un orco, un presunto pedofilo di 68 anni arrestato oggi.

BRINDISI - Due anni da dimenticare per una ragazzina che oggi ha 14 anni ma che all’epoca dei fatti era poco più di una bimba. Anni preziosi, anni che valgono doppio, lasciati forse irrimediabilmente nelle mani di un orco, un presunto pedofilo di 68 anni arrestato oggi dai carabinieri della stazione di Brindisi principale su ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. L’uomo avrebbe abusato della sua vittima, la figlia di amici, dal maggio 2011 al giugno 2013.

L’avrebbe palpeggiata, fatta oggetto di attenzioni morbose. In una circostanza sarebbe addirittura entrato nella sua cameretta, di nascosto, e lì avrebbe passato ogni limite. Ma quello che di più inquietante c’è, in questa storia, è il presupposto su cui si poggia il provvedimento restrittivo chiesto dal pm Pierpaolo Montinaro e disposto dal gip Giuseppe Licci: secondo l’accusa e il giudice per le indagini preliminari, il pensionato, ex operaio, ci avrebbe riprovato.

Sussiste infatti il pericolo di reiterazione del reato. Avrebbe potuto continuare a essere molesto, anche dopo che i genitori della ragazzina lo avevano denunciato. Non era a conoscenza delle indagini sul suo conto, ma certamente era stato bruscamente allontanato dalla famiglia, negli ultimi tempi.

L’inchiesta nasce da un cortocircuito nella segretezza che era stata imposta all’interno dell’orribile ménage che è fuorilegge e lo sarebbe stato anche nell’ipotesi assurda che la piccola fosse stata consenziente. La ragazzina si confida con un’amica e il marcio viene a galla. Improvvisamente la figura rassicurante del pensionato, persona di assoluta fiducia, si trasforma in quella di un pedofilo, di una persona disturbata.

Una doccia gelata per la famiglia brindisina, ma se non altro l’occasione per mettere fine a quell’atroce capitolo, per strappare la 14enne dalle grinfie del violentatore. Madre e padre si recano dai carabinieri, varcano la soglia della caserma in cui ha sede il comando provinciale di Brindisi e la stazione dei carabinieri, e raccontano tutto. Partono immediatamente accertamenti, l’informativa non tarda a giungere sulla scrivania del magistrato competente che decide in fretta di chiedere al gip una misura restrittiva. Il pensionato non può restare a piede libero, non deve perché è “pericoloso”.

Il giudice condivide. Oggi l’arresto, al 68enne sono stati concessi i domiciliari. Le indagini proseguono, non è escluso che, come accade spesso in casi di questo genere, si possa decidere di sottoporre la minorenne a incidente probatorio. L’accusa formulata è di violenza sessuale aggravata perché commessa ai danni di persona che non ha ancora compiuto 14 anni.

 

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