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Cronaca

Lavoro, i precari della Sanitaservice pronti per un sit-in davanti sede Asl

Il Comitato dei lavoratori precari della Sanitaservice e una delegazione di lavoratori della Adi (assistenza domiciliare integrata) insieme al sindacato Cobas sono stati ricevuti nella serata di ieri, mercoledì 25 gennaio, dalla Asl di Brindisi nelle persone del dottore Greco e dottore Angelo Rizzo

BRINDISI - Il Comitato dei lavoratori precari della Sanitaservice e una delegazione di lavoratori della Adi (assistenza domiciliare integrata) insieme al sindacato Cobas sono stati ricevuti nella serata di ieri, mercoledì 25 gennaio, dalla Asl di Brindisi nelle persone del dottore Greco e dottore Angelo Rizzo.

La prima parte dell'incontro è stata riservata alla discussione sul servizio della assistenza domiciliare. C'è stata l’immediata disponibilità dei dirigenti Asl a costituire un gruppo di lavoro in cui il sostegno ai diritti dei lavoratori e degli utenti è al primo posto, nel rispetto del capitolato d'appalto stipulato con le cooperative. Primo appuntamento con il direttore generale della Asl è previsto per mercoledì 1 febbraio, dove indicare la strada per investire e migliorare ancora di più sul servizio. La Asl punta su questo servizio per incrementare il numero delle persone che hanno bisogno di aiuto, che così invece di rivolgersi  agli ospedali  potrebbero  ricevere a casa adeguata assistenza.

Il secondo punto trattato riguarda i lavoratori precari della Sanitaservice. Alle domande dei precari l'Asl si è riservata di dare una risposta nelle prossime ore, capendo bene che scelte regionali come quelle fatte portano ad una guerra tra poveri assolutamente da evitare. Continua intanto la lotta dei lavoratori precari della Sanitaservice che sempre ieri hanno occupato simbolicamente la sede della società  nel vecchio ospedale di Summa e domani, venerdì 27 gennaio, saranno a partire dalle 8,30 in sit-in sotto la Asl di via Napoli per aspettare la risposta.

Motivo della protesta è da una parte  la soppressione di un avviso pubblico della Sanitaservice che li avrebbe fatti lavorare per qualche mese e dall’altra parte un accordo regionale sottoscritto dalle Asl e dalla Regione per i lavoratori delle case di cura riunite licenziati 23 anni fa che ne porta 20 da Bari a Brindisi e altri 200 in giro per la Regione. Insomma una guerra tra poveri assolutamente da evitare.

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