Le fermate adesso ci sono, ma la metropolitana urbana resta un'illusione
Nelle settimane scorse, a quasi dieci anni di distanza da quando Comune, Provincia, Regione Puglia e Rete ferroviaria Italiana hanno sottoscritto la convenzione, finalmente sono stati completati i lavori per la realizzazione di due fermate
BRINDISI - Nelle settimane scorse, a quasi dieci anni di distanza da quando Comune, Provincia, Regione Puglia e Rete ferroviaria Italiana hanno sottoscritto la convenzione, finalmente sono stati completati i lavori per la realizzazione di due fermate sulla linea Ferroviaria Brindisi - Taranto, a servizio dell’Ospedale Perrino e della Cittadella della Ricerca.
Della data di attivazione del servizio, del numero dei treni, degli orari di arrivo e partenza dall'Ospedale Perrino e dalla Cittadella della Ricerca, del prezzo del biglietto di viaggio, non si sa ancora nulla. Nessuna indicazione, ma forse anche nessuna iniziativa, da parte del comune. L'obiettivo era quello di attivare in un paio di anni una metropolitana di superficie, che collegasse questi luoghi interessati da un volume di traffico molto rilevante.
Si disse, che bisognava fare in fretta per ridurre l’utilizzo del mezzo privato ad alto impatto ambientale, a favore di una mobilità ad impatto zero, per diminuire il livello di inquinamento ed il tasso di incidentalità stradale.
Un’opera strategica, in direzione di una efficiente politica di mobilità sostenibile. Era infatti diventato urgente, come lo è tuttora, dirottare sulla ferrovia una quota importante del traffico urbano, utilizzando quello che in tante altre città, come Bari, si è rilevato un efficiente e comodo mezzo di trasporto alternativo.
Ne avrebbero beneficiato i tanti lavoratori, studenti e cittadini di Brindisi, ma anche quelli dei comuni di Oria, Latiano, Mesagne e Francavilla, che potevano raggiungere, a costi contenuti, la cittadella della ricerca e l’Ospedale Perrino, garantendo, oltretutto, grande rapidità e sicurezza negli spostamenti.
Ma era anche l’occasione per rivitalizzare la linea ferroviaria Brindisi – Taranto e le sue stazioni, dopo anni di completo abbandono. Purtroppo, come è accaduto troppo spesso in questa città, alle tante dichiarazioni, ai tanti annunci, non è corrisposto un controllo adeguato sulla tempestiva realizzazione delle opere, ma anche la certezza della loro effettiva utilizzazione, una volta realizzate, come è avvenuto per le isole ecologiche, il teatro di Giulio, gli autobus elettrici a chiamata. Costati milioni di euro di denaro pubblico e abbandonati al degrado.
Come al solito, patiamo ritardi spaventosi, rispetto alla tempistica prevista. Sempre ammesso che nel frattempo Trenitalia non abbia smarrito per strada l’impegno dell’aprile del 2006, reiterato in tante altre occasioni, di realizzare la metropolitana di superficie da Brindisi a Francavillla e ad incrementare il numero delle corse sul tratto interessato.
Infatti attualmente Trenitalia ha ridotto drasticamente il numero dei treni in circolazione sulla Brindisi -Taranto, portandoli negli anni da 32 a 14 complessivi nei giorni feriali ( 7 treni + 2 autobus per ognuna delle due direzioni ). Mentre non è programmato alcun treno regionale nei giorni festivi.
Non crediamo che nei programmi di Trenitalia ci sia l’intenzione di aumentarne la frequenza, senza adeguato corrispettivo.
Intanto va detto che la fermata realizzata all'Ospedale Perrino intercetta la sola linea Taranto e non invece anche quella per e da Bari, come avevamo più volte chiesto. Una situazione che renderà molto problematico, oltre che faticoso per via dei bagagli, l'utilizzo dello shuttle per l'aereoporto, quando sarà realizzato, in quanto tutti i viaggiatori provenienti dalla direzione Lecce o da quella di Bari saranno costretti a cambiare treno a Brindisi.
Rimane comunque il dubbio della individuazione delle risorse con le quali gestire il servizio, considerato che nel frattempo quelle comunali e di tutto il comparto del trasporto pubblico locale, si vanno continuamente riducendo? Speriamo che non sia il solito spreco di risorse. Non sarebbe una novità per questa città. Purtroppo.