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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Le fermate adesso ci sono, ma la metropolitana urbana resta un'illusione

Nelle settimane scorse, a quasi dieci anni di distanza  da quando Comune, Provincia, Regione Puglia e Rete ferroviaria Italiana  hanno sottoscritto la convenzione,  finalmente sono stati  completati i lavori per la realizzazione di due fermate

BRINDISI - Nelle settimane scorse, a quasi dieci anni di distanza  da quando Comune, Provincia, Regione Puglia e Rete ferroviaria Italiana  hanno sottoscritto la convenzione,  finalmente sono stati  completati i lavori per la realizzazione di due fermate sulla linea Ferroviaria  Brindisi -  Taranto, a servizio dell’Ospedale Perrino e della Cittadella della Ricerca.    

Della data di attivazione del servizio, del numero dei  treni, degli orari di arrivo e partenza dall'Ospedale Perrino e dalla Cittadella della Ricerca, del prezzo  del biglietto di viaggio, non si sa ancora nulla.  Nessuna indicazione, ma forse anche nessuna iniziativa, da parte del comune. L'obiettivo era  quello di attivare in un paio di anni  una metropolitana di superficie, che collegasse questi luoghi interessati da un volume di traffico molto rilevante. 

Si disse, che bisognava fare in fretta per ridurre l’utilizzo del mezzo privato ad alto impatto ambientale, a favore di una mobilità ad impatto zero, per  diminuire il livello di inquinamento ed  il tasso di incidentalità stradale.

Un’opera strategica, in direzione  di una efficiente politica di mobilità sostenibile. Era infatti diventato urgente, come lo è tuttora,  dirottare sulla La fermata del treno dell'ospedale Perrino-2ferrovia una quota importante del traffico urbano, utilizzando quello che in tante altre città, come Bari,  si è rilevato  un efficiente e comodo  mezzo di trasporto alternativo. 

Ne avrebbero beneficiato i tanti  lavoratori, studenti e cittadini di Brindisi, ma anche quelli dei comuni di Oria, Latiano, Mesagne  e Francavilla,  che potevano raggiungere, a costi contenuti, la cittadella della ricerca e l’Ospedale Perrino,  garantendo, oltretutto, grande rapidità e sicurezza negli spostamenti.  

Ma era anche l’occasione per rivitalizzare la linea ferroviaria Brindisi – Taranto e le sue stazioni,  dopo anni di completo abbandono. Purtroppo, come è accaduto  troppo spesso in questa città, alle  tante dichiarazioni, ai tanti annunci,  non è corrisposto un controllo adeguato sulla tempestiva  realizzazione delle opere, ma anche la certezza della loro effettiva utilizzazione, una volta realizzate, come è avvenuto per le isole ecologiche, il teatro di Giulio, gli autobus elettrici a chiamata. Costati milioni di euro di denaro pubblico e abbandonati al degrado.

Come al solito, patiamo ritardi spaventosi, rispetto alla tempistica prevista.  Sempre ammesso che nel frattempo Trenitalia non abbia  smarrito per strada  l’impegno dell’aprile del 2006,   reiterato  in tante altre occasioni,  di realizzare la metropolitana di superficie da Brindisi a Francavillla e  ad incrementare  il numero  delle corse sul tratto interessato.

Infatti attualmente  Trenitalia ha ridotto drasticamente il numero dei treni in circolazione sulla Brindisi -Taranto, portandoli negli anni da 32 a 14 complessivi  nei giorni feriali ( 7  treni + 2 autobus  per ognuna delle due direzioni ). Mentre non è programmato alcun treno regionale nei giorni festivi.

Non  crediamo  che nei programmi di Trenitalia ci sia l’intenzione di  aumentarne la frequenza, senza adeguato corrispettivo.
Intanto va detto che la fermata realizzata all'Ospedale Perrino intercetta la sola linea  Taranto e non invece anche quella per e da Bari, come avevamo più volte chiesto. Una situazione  che renderà molto problematico, oltre che faticoso per via dei bagagli,  l'utilizzo dello shuttle per l'aereoporto, quando  sarà realizzato, in quanto tutti i viaggiatori provenienti dalla direzione Lecce o da quella di  Bari   saranno costretti a cambiare treno a Brindisi.

Rimane comunque il dubbio della individuazione delle risorse con le quali gestire  il servizio, considerato che nel frattempo quelle comunali e di tutto il comparto del trasporto pubblico locale, si vanno continuamente riducendo?  Speriamo che non sia il solito spreco di risorse. Non sarebbe una novità per questa città. Purtroppo.

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