Motociclisti fuorilegge trasformano il parco costiero in un circuito da cross
Un gruppo di sconsiderati ha pensato bene di trasformare parco Punta Penne - Punta del Serrone in una pista da motocross. Tre motociclisti sono stati sorpresi stamani da due pattuglie della polizia municipale mentre sfrecciavano sui sentieri circondati da macchia mediterranea, vicino alle passerelle di legno
BRINDISI – Un gruppo di sconsiderati ha pensato bene di trasformare parco Punta Penne – Punta del Serrone in una pista da motocross. Tre motociclisti sono stati sorpresi stamani da due pattuglie della polizia municipale mentre sfrecciavano sui sentieri circondati da macchia mediterranea, vicino alle passerelle di legno. Gli incivili, alla vista dei vigili urbani, si sono dileguati lungo la strada litoranea.
I mezzi di cui dispone la Municipale, del resto, non potevano tenere testa ai veri e proprio bolidi da circuito in cui si sono imbattuti stamani. E non è la prima volta che si verificano episodi simili. Un paio di settimane addietro, infatti, una moto da cross che scorrazzava nel parco era sfuggita a un equipaggio dei carabinieri.
E’ bene precisare che questi abusivi delle due ruote non hanno nulla a che fare con la comitiva di appassionati di moto da enduro (che a differenza di
quelle da cross hanno targhe e specchietti retrovisori e quindi possono circolare anche su strada), che il fine settimana solitamente percorrono tutta la costa brindisina, in assoluta sicurezza.I crossisti di Punta Penne-Punta del Serrone commettono una grave violazione. Perché oltre a compromettere l’integrità del parco, mettono anche a repentaglio l’incolumità di cicloamatori e pedoni.
L'intervento odierno rientra in un servizio di monitoraggio del territorio costiero espletato dalla sezione Edilizia della municipale. A tal proposito sono in corso attività di controllo edilizio ed urbanistico di due manufatti in fase di realizzazione, a più piani, individuati in contrada Montenegro, ad oltre 8 chilometri dal centro urbano.
E il comandante dei vigili urbani, Teodoro Nigro, invita la cittadinanza a collaborare nell’individuazione di manufatti abusivi.