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Cronaca

Nubifragio: i brindisini fanno la conta dei danni. Oltre 16 millimetri di pioggia in un'ora

Diverse zone della città portano ancora le cicatrici del nubifragio che ieri pomeriggio (12 novembre) si è abbattuto per più di un'ora su Brindisi, provocando la parziale esondazione di canale Patri e l'allagamento di strade, cantine, seminterrati, cortili condominiali e garage. I vigili del fuoco, supportati fino alle 3 da una squadra del comando provinciale di Bari

BRINDISI – Diverse zone della città portano ancora le cicatrici del nubifragio che ieri pomeriggio (12 novembre) si è abbattuto per più di un’ora su Brindisi, provocando la parziale esondazione di canale Patri e l’allagamento di strade, cantine, seminterrati, cortili condominiali e garage. I vigili del fuoco, supportati fino alle 3 da una squadra del comando provinciale di Bari, sono tuttora al lavoro per liberare alcuni locali allagati. Il grosso degli interventi è stato smaltito nelle ore notturne, ma vi sono ancora dei cittadini che chiedono ausilio ai pompieri.Nubifragio, Canale Patri ostruito dai detriti 4-2

Una squadra del settore Lavori pubblici del Comune, in sinergia con Monteco e Multiservizi, è attiva fin dalle prime luci del giorno per ripristinare il manto stradale nei tratti in cui l’asfalto ha dato dei segni di cedimento. I sottopassi di via Appia e via Tor Pisana sono stati sgomberati dall’acqua (il primo con le pompe idrovore azionate dai volontari della Protezione civile comunale e delle associazioni convenzionate con l’amministrazione comunale; il secondo con i mezzi impiegati dai vigili del fuoco).

Gravi disagi sono stati patiti dai residenti del rione Bozzano, che ormai non sanno più dove parcheggiare auto e moto, perchè se le mettono in un garage rischiano di trovarle sommerse dall'acqua o dal fango, mentre se le lasciano in strada, rischiano di trovarle avvolte dalle fiamme. 

L’intera città è stata messa in ginocchio dall’acquazzone. Nubifragio, Canale Patri ostruito dai detriti 2-2La precipitazione ha toccato l’apice fra le ore 14,50 e le 16, quando sul capoluogo, stando ai dati comunicati dal responsabile della Protezione civile comunale, Giuseppe Augusto, sono caduti circa 16,8 millimetri di pioggia. Nell’intero arco della giornata, si sono riversati invece 38 millimetri d’acqua: con ogni probabilità il record del 2014. La stessa Protezione civile (con 25 uomini e tre mezzi), i vigili urbani, le forze dell’ordine e i pompieri sono dovuti correre da un capo all’altro della città per soccorrere automobilisti in panne. Uno dei primi pensieri è andato ai residenti della abitazioni che sorgono lungo le sponde di canale Patri.

Alcuni di loro sono usciti da casa non appena la pioggia ha cominciato a farsi minacciosa. Gli altri si sono diretti verso i piani superiori delle villette, dove sarebbero stati al riparo dall’esondazione, che puntualmente si è verificata. E non si tratta, purtroppo, di una novità. Anche ieri, come accaduto in occasione di altre alluvioni, i detriti trascinati dal corso d’acqua si sono accumulati in più punti, fino a fare da tappo. Nubifragio, operatori della Monteco al lavoro per liberare canale Patri dai detriti 2-2

“La vasca per la raccolta delle acque realizzata alla foce del canale – spiega l’assessore all’Urbanistica, Pasquale Luperti – non è servita a nulla. L’intervento che noi vorremmo fare è quello di allargare la foce, utilizzando i terreni del Seno di Levante attualmente di proprietà della Marina Militare. Ma fino a quando non acquisiremo quelle aree, questo non sarà possibile”.

Luperti afferma anche che un ruolo deleterio è stato svolto dalla scarsa manutenzione dei tombini e dal pessimo stato in cui versano le tubazioni, vecchie di oltre 50 anni. Anche la manutenzione dello stesso canale presenta numerose pecche. “Lo scorso anno – spiega l’assessore – il Comune spese oltre 120mila euro in danno dell’Arneo per le opere di pulizia del canale, che vanno effettuate almeno tre volte l’anno”.

La "bomba d’acqua" ha avuto serie ripercussioni anche per i proprietari di automobili che si trovavano parcheggiate in via Tor Pisana e via Perrino, vicino alla questura, quasi completamente sommerse dall’acqua. I locali della polizia, per fortuna, non hanno subito allagamenti. Ma a scopo precauzionale, tutto il personale era stato invitato a portare via le macchine dal garage e dal seminterrato.

Il livello di guardia, ad ogni modo, resta alto. I meteorologi prevedono precipitazioni da deboli a moderate anche per la giornata di oggi. Ma da quanto fatto sapere dalla Protezione Civile, non dovrebbe ripetersi quanto accaduto ieri. 

AGGIORNAMENTO - Dalle prime ore del giorno, inoltre, fa sapere Ferrovie dello Stato attraverso una nota stampa, è tornata regolare la circolazione sulla linea Brindisi - Taranto. Le squadre tecniche di Rete ferroviaria italiana hanno lavorato fino alle 4 di oggi per ripristinare il tratto di ferrovia che ieri si era allagato a seguito delle abbondanti piogge che hanno colpito la zona. Il primo treno a circolare è stato il regionale 3605 partito da Taranto alle 6.15. Riaperto anche il sottopasso ferroviario della stazione di Brindisi. Durante la chiusura i viaggiatori hanno utilizzato le passerelle di collegamento tra i binari e il primo marciapiede con l’assistenza del personale Rete ferroviaria italiana.

Canale Patri e i sottopassi il giorno dopo il nubifragio

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