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Nubile: operai Cerano pagati in ritardo. "Anche noi dipendiamo dai Comuni?"

Lo stipendio di dicembre non è arrivato in ritardo solo per i dipendenti della ditta Nubile impiegati nell'appalto con i Comuni dell'Oga. Stessa sorte è toccata anche ai 39 addetti della stessa azienda che lavorano nella centrale Enel Federico II di Cerano. Tale appalto non ha nulla a che fare con quello lega Nubile all'Oga

BRINDISI – Lo stipendio di dicembre non è arrivato in ritardo  solo per i dipendenti della ditta Nubile impiegati nell’appalto con i Comuni dell’Oga. Stessa sorte è toccata anche ai 39 addetti della stessa azienda che lavorano nella centrale Enel Federico II di Cerano. Tale appalto non ha nulla a che fare con quello per il servizio di trattamento e smaltimento dei rifiuti che lega Nubile alle 19 amministrazioni comunali della provincia di Brindisi. Si tratta di due cose diverse. Eppure, nonostante Enel sia in regola con i pagamenti, Nubile ha lasciato a secco anche i dipendenti di Cerano. 

I bonifici sono infatti arrivati stamani (non a tutti i lavoratori però), con sette giorni di ritardo rispetto al termine previsto dal contratto: il 15 di ogni mese. Nella giornata di ieri (21 gennaio) i delegati sindacali di Nubile (appalto Enel) avevano proclamato lo stato d’agitazione. Stamani, la protesta è rientrata. Ma se il ritardo nella corresponsione delle mensilità dovesse ripetersi anche il prossimo mese, la mobilitazione si farà ancora più decisa. 

Daniele Mazzotta, dipendente Nubile che gravita intorno all’organizzazione sindacale Uil, si pone la seguente domanda: “Che cosa c'entrano i dipendenti Nubile che lavorano nel sito Enel di Cerano, con quelli impiegati nell’appalto con il Comune?”. 

“Premesso che sono solidale e comprendo lo stato d’animo dei colleghi del Cdr – afferma Mazzotta – la mia perplessità rimane. Dipendiamo dai Comuni anche noi di Cerano? Perché se così fosse – prosegue Mazzotta - il prossimo mese andremmo a manifestare vicino al Comune insieme ai colleghi del Cdr. Ma il vertice che si è tenuto ieri in prefettura riguardava solo il problema fra i Comuni e Nubile, non fra Enel e Nubile. Dunque non ci sono scusanti da parte dell’azienda per noi di Cerano”. 

Il problema stipendi non è l’unico a tenere banco in quel di Cerano. A detta di Mazzotta, infatti, Nubile per 13 mesi (a partire da ottobre 2013) non avrebbe versato le quote relative al Tfr e alla cessione del quinto. “Solo stamani – spiega Mazzotta – l’azienda ci ha esibito un documento dal quale emerge che tali adempimenti sono stati effettuati”.  

Mazzotta lavora per Nubile, sempre nell’appalto Enel, dal 2002. Nell’arco di questi 12 anni, a suo dire, non si è mai verificato un ritardo così consistente. In ambienti sindacali circola il sospetto che i termini economici del capitolato sottoscritto con Enel non siano congrui all’oggetto dell’appalto (servizi di pulizia e di aspirazione), aggiudicato col criterio del massimo ribasso. 

“Ma questa – afferma Mazzotta – è una questione sulla quale eventualmente dovranno esprimersi gli organi competenti. Quello che a noi interessa è essere pagati regolarmente. Perché se Nubile dipende dai Comuni per pagare anche noi dell’Enel, c’è qualcosa che non funziona”. 

Sul versante del Cdr, intanto, stamani si è svolto un incontro fra il sindacato Cobas e il sindaco di Brindisi, nonché presidente dell’Oga, Mimmo Consales. Il timore che anche nel mese di febbraio possa riproporsi il nodo stipendi è concreto. Per questo, il segretario provinciale del Cobas, Roberto Aprile, ha chiesto dei chiarimenti. 

“Se qualche Comune continuerà a non versare il canone dovuto all’azienda nascondendosi dietro alle difficoltà di cassa, oppure giustificandosi con questioni di opportunità politica – afferma Roberto Aprile in una nota stampa - la protesta il mese prossimo non si fermerà alle manifestazioni, ma arriverà agli scioperi con conseguente fermata della raccolta. Per questo saremo presenti sotto palazzo Nervegna durante lo svolgimento della prossima riunione Oga, per continuare a chiedere che si ritorni ad un clima di normalità”.

In questi giorni si è instaurato un filo diretto fra il sindacato e la prefettura. Non a caso, Aprile annuncia che nei prossimi giorni si recherà nuovamente dal prefetto “per raccontare a lui gli avvenimenti e a continuare a chiedere il suo sostegno. Sostegno – prosegue il sindacalista - che abbiamo ottenuto perché il signor prefetto ha seguito attentamente tutte le vicende di questi giorni ed è intervenuto sui sindaci in relazione  alla liceità del comportamento degli stessi”.

Il Cobas si fa forte del fatto che il Comune di Oria, insieme a quello di Brindisi l’unico in regola con i pagamenti, è retto proprio dal capo dell’ufficio di gabinetto della prefettura, Erminia Cicoria, investita del ruolo di commissario prefettizio. “E se paga regolarmente un Comune sotto l’egida Prefettizia  - scrive Aprile - un  motivo pur ci sarà. Ma a noi – conclude lo stesso Aprile - tutto questo interessa fino ad un certo punto, perché quello che noi chiediamo alla ditta Nubile sono pagamenti regolari degli stipendi dei lavoratori”.

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