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Nuovo arresto per rapina in gioielleria

E’ stata ripristinata l’ordinanza di custodia in carcere nei confronti della 39enne Teresa Crisafi, residente in provincia di Bologna, accusata della rapina messa a segno lo scorso 22 giugno ai danni del laboratorio orafo “Re Mida” di Oria, con la complicità del brindisino Gianluca Lorè, 30 anni.

E’ stata ripristinata l’ordinanza di custodia in carcere nei confronti della 39enne Teresa Crisafi, residente in provincia di Bologna, accusata della rapina messa a segno lo scorso 22 giugno ai danni del laboratorio orafo “Re Mida” di Oria, con la complicità del brindisino Gianluca Lorè, 30 anni, arrestato l’8 novembre dai poliziotti della squadra mobile di Brindisi nei pressi del centro commerciale Ipercoop Le Colonne, dopo che per quasi un mese si era reso irreperibile.

La Crisafi venne raggiunta lo scorso 18 ottobre da una prima ordinanza di custodia cautelare, scaturita dall’indagine condotta dai carabinieri della stazione di Oria al comando del maresciallo Roberto Borrello. Tale provvedimento venne successivamente annullato dal tribunale del riesame per un cavillo procedurale. Nella giornata di ieri, il gip del tribunale di Brindisi, Paola Liaci, su richiesta del pm Raffaele Casto, ha ripristinato il provvedimento restrittivo.

L’atto è stato notificato alla 39enne presso la casa circondariale di Bologna, dove la stessa si trovava reclusa per altre ragioni. La Crisafi, sulla base di quanto appurato dagli investigatori, entrò per prima nell’attività commerciale, fingendosi cliente. Pochi minuti dopo, tentò di entrare anche Lorè. Ma la titolare del negozio si rifiutò di aprirgli la porta, dopo aver notato qualcosa di strano nel modo di fare della donna.

A quel punto, la bolognese estrasse un taglierino puntandolo alla gola della vittima. Vista la mala parata, Loré si diede alla fuga. Anche la sua complice, in seguito all’intervento del marito dell’orafa, titolare di un negozio di ottica situato nei pressi dell’oreficeria, lasciò il locale a mani vuote, dileguandosi a bordo di una Lancia Y di colore grigio chiaro.

I carabinieri, grazie a una serie di accertamenti incrociati, ricostruirono il tragitto seguito dalla donna durante la fuga e nel giro di poche settimane identificarono entrambi i complici. La rapinatrice venne arrestata la prima metà di ottobre. Loré, invece, come detto, venne fermato a dicembre. Il ripristino dell’ordinanza nei confronti della donna rientra in una serie di servizi di controllo del territorio espletati alle prime luci del giorno dai carabinieri della compagnia di Francavilla al comando del maggiore Prudente (video), unitamente al personale del Nucleo cinofili di Modugno e con l’ausilio di un velivolo del sesto Nucleo elicotteri di Bari.

Il 21enne Simone Angeletti, di San Pancrazio Salentino, già sottoposto in affidamento in prova ai servizi sociali, è stato raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Lecce per aver reiteratamente violato le prescrizioni imposte nei suoi confronti dall’autorità giudiziaria. L’uomo è stato quindi accompagnato presso la casa circondariale di Brindisi in via Appia.

Il 49enne A.N., di Villa Castelli, invece, è stato denunciato a piede libero in seguito a un controllo nel corso del quale sono state trovate presso la sua abitazione 6 proiettili calibro 6,35 illegalmente detenuti. L’uomo aveva inoltre omesso di custodire la relativa arma, in virtù delle prescrizioni vigenti.

 

 

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