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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo sequestro per "Riva degli Angeli"

PORTO CESAREO – Nuovo sequestro per lo stabilimento balneare Riva Degli Angeli di Giuseppe Durante a Porto Cesareo, sotto inchiesta da febbraio scorso per abusivismo edilizio. Questa volta i sigilli sono scattati in via preventiva per lottizzazione abusiva.

PORTO CESAREO – Nuovo sequestro per lo stabilimento balneare Riva Degli Angeli di Giuseppe Durante a Porto Cesareo, sotto inchiesta da febbraio scorso per abusivismo edilizio. Questa volta i sigilli sono scattati in via preventiva e il reato contestato si è trasformato in “lottizzazione abusiva”.

Da ulteriori indagini disposte dal gip Carmen Ruggiero sarebbe emerso infatti che sul terreno dove sorge il noto complesso turistico a partire dal lontano 1984, si sia operata una vera e propria trasformazione dell'assetto urbanistico in violazione degli strumenti normativi vigenti.

Nel provvedimento di sequestro, eseguito questa mattina dai carabinieri della compagnia di Campi Salentina, guidati dal capitano Nicola Fasciano, si legge: "Le opere realizzate sono assolutamente incompatibili con la destinazione urbanistica della zona, finalizzate a realizzare un ampio complesso residenziale che fin dal primo momento verrà progressivamente ampliato sempre con il medesimo sistema truffaldino che prevedeva la presentazione di formali richieste di titoli edilizi quali varianti, richieste di sanatoria (mai concesse) senza alcuna determinazione sanzionatoria, nonché illecite richieste di modifiche di destinazione d'uso di singole strutture (cabine trasformate in cosidetti bungalow ma sostanzialmente in appartamenti non compatibili con la destinazione di zona) e ciò grazie anche ad una serie di omessi controlli ed abusi dell'amministrazione".

Dagli accertamenti è emerso come su quel terreno comunale di Porto Cesareo, pari a 77.076 metri quadrati si è verificata una continua attività di trasformazione urbanistico-edilizia avviata negli anni 84-85 e tutt'ora in atto, con realizzazione di un insediamento residenziale, comprensivo di strutture varie, parcheggi ed edifici destinati a molteplici usi, con una tipologia riservata dallo strumento urbanistico dell'epoca alle zone di sviluppo turistico C5 che prevedeva: 'insediamenti residenziali ed alberghieri, locali per lo spettacolo'.

Da quanto precisano i militari dell'Arma, “la zona oggetto dell'illecito intervento di trasformazione urbanistica era invece caratterizzata come F7, ricompresa nelle 'zone agricole di salvaguardia paesaggistica' sulle quali erano consentiti stabilimenti balneari, attrezzature consimili, dancing, ristoranti bar, piscine scoperte, previste come strutture prive di carattere di continuità tutto sottoposto ai pareri della Sovrintendenza ai monumenti e dell'Ufficio Urbanistico della Regione Puglia".

La trasformazione urbanistica è considerata in corso (la lottizzazione abusiva è un reato permanente), in quanto alcuni locali all'interno del complesso sono in fase di allestimento o si presentano sotto forma di rustico, e in quanto lo stesso Durante, il 10 febbraio del 2012 a seguito di alcuni rilievi mossi dall'Asl, ha comunicato al Comune la chiusura del complesso poiché "è in atto un progetto generale di ristrutturazione. per la competitività del mercato turistico-ricettivo".

In conclusione del provvedimento, il gip concordando con la tesi del pm ha ritenuto di sollecitare l'identificazione e quindi l'iscrizione nel registro degli indagati di tutti coloro che, a vario titolo, nel corso degli anni, hanno concorso nella lottizzazione abusiva, come ad esempio i progettisti incaricati o i soggetti che hanno rilasciato i titoli autorizzatori in violazione di legge.

 

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