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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Operazione Zero: gli omicidi e agguati - Video

BRINDISI - Ecco la sintesi delle indagini al centro dell'Operazione Zero, fornita da polizia e carabinieri quest'oggi contestualmente alla conferenza stampa presso la Direzione distrettuale antimafia di Lecce, che hanno portato a soluzione una serie di casi irrisolti della guerra di mala.

BRINDISI - Ecco la sintesi delle indagini al centro dell'Operazione Zero, fornita da polizia e carabinieri quest'oggi contestualmente alla conferenza stampa presso la Direzione distrettuale antimafia di Lecce, che hanno portato a soluzione una serie di casi irrisolti della guerra di mala. "I Carabinieri del Ros e del Nucleo Investigativo di Brindisi, la Squadra Mobile della Questura di Brindisi ed il Commissariato di polizia di Mesagne hanno congiuntamente eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Lecce, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 18 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, nonché di plurimi omicidi e tentati omicidi aggravati dal metodo e dalle finalità mafiosi (video)".

"Le indagini, incentrate sui principali sodalizi storici della frangia brindisina della Sacra Corona Unita, le cui fazioni operanti a Brindisi e nelle città della provincia (per ciascuna delle quali esisteva un referente dell’organizzazione) erano capeggiate da Francesco Campana e dalla Famiglia Buccarella (Clan Buccarella Campana con epicentro a Brindisi e Tuturano), da Antonio Vitale, Massimo Pasimeni, Ercole Penna e Daniele Vicientino (Clan dei Mesagnesi con epicentro a Mesagne) e dalla famiglia Bruno (Clan Bruno con epicentro a Torre Santa Susanna), sono state avviate nel 2012 - si legge nella nota congiunta degli investigatori -  ed hanno consentito di ricostruire, anche sulla base delle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, i moventi, gli autori ed i mandanti di 4 omicidi e 6 tentati omicidi, commessi, tra il 1997 ed il 2010, in Provincia di Brindisi ed in Montenegro, principalmente per contrasti sorti tra le diverse fazioni della S.C.U. operanti nella provincia brindisina" (video).

Ed ecco i cosidetti cold-case risolti con la collaborazione di alcuni pentiti della Scu: "L’autorità giudiziaria, concordando con le risultanze investigative prodotte dal pool interforze costituito da Polizia di Stato e Carabinieri, ha messo il provvedimento custodiale a carico degli odierni indagati, in relazione agli episodi delittuosi a seguito di ciascuno indicati:

1) Francesco Argentieri, detto “Francescone” o “Mago”, nato a Mesagne (BR) il 13.04.1974:

omicidio di Molfetta Antonio, in Mesagne tra il 29 maggio 1998, data della scomparsa, e l'8 ottobre 1998, data del ritrovamento del cadavere, commesso poiché la vittima era ritenuta confidente delle forze di polizia;

2) Giovanni Colucci, detto “il Professore”, nato a Ostuni il 24.08.1972: omicidio di Molfetta Antonio;

3) Ronzino De Nitto, nato a Mesagne (BR) il 29.10.1975: tentato omicidio di Greco Vincenzo e ferimento “per errore” di Caputo Gianni, in Mesagne l'1 luglio 2010, commesso per rappresaglia a seguito di uno “sgarbo” nei confronti del capo clan Campana Francesco;

4) Diego Dello Monaco, nato a Mesagne (BR) il 12.05.1983: associazione mafiosa, affiliato al Clan dei Mesagnesi, per conto del quale si occupava principalmente della attività illecite in materia di stupefacenti, con disponibilità di armi;

5) Antonio Epicoco, nato a Brindisi il 23.06.1974: omicidio di Lippolis Nicolai, in Bar (Montenegro) tra il dicembre 1999 e il settembre 2000, commesso poiché la vittima aveva avviato un’attività di spaccio di stupefacenti in proprio, contravvenendo alle regole dell’organizzazione;

6) Francesco Gravina, nato a Mesagne (BR) il 25.02.1959, detto “Chicco Pizzaleo”: tentato omicidio di Palermo Francesco, in Mesagne il 20 gennaio 2010, commesso per soddisfare una richiesta di punizione proveniente da una persona di Mesagne estranea al contesto criminale, che rivendicava diritti sull’abitazione della vittima e che aveva poi corrisposto all’organizzazione mafiosa la somma di euro 10.000,00; tentato omicidio di Locorotondo Franco, in Mesagne il 26 marzo 2010, commesso poiché la vittima, esponente Scu, aveva intrapreso una relazione sentimentale clandestina con la moglie di un altro affiliato alla medesima organizzazione mafiosa;

7) Giuseppe Locorotondo, detto “Peppe Lambretta”, nato a Mesagne (BR) il 18.01.1973: tentato omicidio di Facecchia Claudio, in Mesagne l'1  gennaio 1997, commesso al fine di costringere la vittima a corrispondere una percentuale per l’attività di contrabbando di t.l.e.;

8) Vito Stano, nato a Mesagne (BR) il 28.02.1969:tentato omicidio di Palermo Francesco;

9) Carmelo Vasta, nato ad Ostuni (BR) il 25.04.1976: associazione mafiosa, affiliato al Gruppo di Daniele Vicientino ed alla frangia operante nel territorio di Ostuni; tentato omicidio di Parisi Tobia e ferimento di Kochegarova Yuliya, in Ostuni, località Rosamarina, il 31 maggio 2009, commesso per contrasti sorti durante la gestione di un servizio di sicurezza in un locale notturno;

10) Francesco Campana, nato a Mesagne (BR) il 14.01.1973: omicidio di D’Amico Antonio, in Brindisi il 9 settembre 2001, commesso per rappresaglia, essendo la vittima fratello del collaboratore di giustizia D’Amico Massimo; tentato omicidio di Greco Vincenzo e ferimento “per errore” di Caputo Gianni;

11) Carlo Cantanna, detto “Caccavella”, nato a San Vito dei Normanni (BR) il 25.04.1951: omicidio di Marseglia Tommaso, in San Vito dei Normanni il 22 luglio 2001, commesso per contrasti sorti in ordine alla gestione delle attività illecite in quel centro;

12) Marcello Cincinnato, nato a Mesagne (BR) il 30.11.1967: omicidio di Lippolis Nicolai, Vds. n. 5;

13) Carlo Gagliardi, nato a Mesagne (BR) il 28.06.1975: omicidio di D’Amico Antonio, Vds. n. 10;

14) Francesco Gravina, nato a Mesagne (BR) il 15.03.1979, detto “Gabibbo”: tentato omicidio di Locorotondo Franco;

15) Emanuele Guarini, detto “Braciola”, nato a Mesagne (BR) il 14.06.1974: omicidio di Lippolis Nicolai;

16) Franco Locorotondo, nato a Mesagne (BR) il 15.11.1974: associazione mafiosa, affiliato al Clan dei Mesagnesi, per conto del quale si occupava principalmente di attività illecite in materia di stupefacenti e riciclaggio; tentato omicidio di Gravina Francesco cl. 1979, in Mesagne il 13 agosto 2010, commesso per vendicare l’agguato da lui stesso subito il 26 marzo 2010;

17) Massimo Pasimeni, detto “Piccolo Dente”, nato a Mesagne (BR) il 28.03.1968: omicidio di Molfetta Antonio; tentato omicidio di Facecchia Claudio;

18) Salvatore Solito, nato a Mesagne (BR) il 06.04.1982: associazione mafiosa, affiliato al Clan dei Mesagnesi: tentato omicidio di Locorotondo Franco".

"L’odierna operazione rappresenta la prosecuzione di ulteriori tre attività investigative che hanno generato negli anni 2010 – 2012 i seguenti provvedimenti restrittivi:

 Operazione “Calipso”, condotta dal R.O.S. e compendiata nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Lecce il 20 settembre 2010 a carico di Vicientino Daniele + 10, per associazione mafiosa ed altro;

 Operazione “Last Minute”, condotta dalla Squadra Mobile di Brindisi e dal Commissariato di P.S. di Mesagne, compendiata nel decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce il 27 dicembre 2010 a carico di Annis Lucio + 27, per associazione mafiosa ed altro;

 Operazione “Die Hard”, condotta dalla Squadra Mobile di Brindisi e dal Commissariato di P.S. di Mesagne, compendiata nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Lecce il 3 maggio 2012 a carico di Capodieci Rosario + 15, per associazione mafiosa ed altro".

 

 

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