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Cronaca Via Pontinia

"Parco Verde" ancora abbandonato, i residenti scrivono al sindaco

Due anni fa, dopo circa 20 anni di abbandono, un intervento di bonifica, giunto dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini, e poi di nuovo il silenzio e il disinteresse. E ora i cittadini tornano nuovamente alla carica, chiedendo interventi immediati. Si tratta del lotto sito tra via Cappuccini e via Pontinia identificato al catasto come zona "F2", battezzato in un gruppo Facebook. di cui il sindaco di Brindisi all'inzio era anche amministratore, come Parco Verde

BRINDISI – Due anni fa, dopo circa 20 anni di abbandono, un intervento di bonifica, giunto dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini, e poi di nuovo il silenzio e il disinteresse. E ora i cittadini tornano nuovamente alla carica, chiedendo interventi immediati. Si tratta del lotto sito tra via Cappuccini e via Pontinia identificato al catasto come zona “F2”, battezzato in un gruppo Facebook. di cui il sindaco di Brindisi all'inzio era anche amministratore, come Parco Verde.

I residenti della zona scrivono nuovamente a Mimmo Consales.

“Illustrissimo sindaco, ho deciso di scriverle nuovamente, dopo circa due anni di silenzio e anche a nome di un centinaio di famiglie, per una causa a cui teniamo molto e per la quale desideriamo mettere la parola fine – si legge nella missiva recapitata nella mattinata di oggi al primo cittadino che porta la firma di Fabrizio parco verde F4-2Bevascua - sto parlando del lotto sito tra via Cappuccini e via Pontinia identificato al catasto come zona “F2” e bonificato circa due anni fa da parte della proprietà su richiesta espressa dal Comune. Giacevano in abbandono da oltre vent’anni le gru utilizzate alla realizzazione dei palazzi adiacenti e tantissimo materiale di risulta. Sono certo che lei ricorderà in che stato versava. La vicenda fu affrontata molto positivamente dalla gente che abita questo quartiere, e per l’occasione, aprimmo un gruppo su Facebook per testimoniarne gli sviluppi mettendo in risalto ogni aspetto di interesse comune”.

“Inoltre, la stampa e le Tv locali mostrarono sensibilità alla questione, dedicando numerosi spazi con articoli, interviste e servizi. Tuttavia, lo stato del terreno, oggi, è ancora in stato di abbandono, le condizioni igieniche sono precarie e continuano a proliferare topi ed insetti di ogni genere troppo a ridosso delle abitazioni vicine. Infine, e non per ultimo, l’erba alta e secca continua a rappresentare un serio pericolo di incendi, così come avvenuto spesso in passato. Ma quello che ancora appare illogico agli occhi di tutti è che dopo ventidue anni non ci sia stata la giusta collocazione per questo terreno di 4.800 metri quadri destinati a pubblica utilità. Essendo il quartiere saturo di edifici con un’alta densità di popolazione, sarebbe auspicabile che le relative aree siano effettivamente destinate a tale uso come ad esempio attività ricreative e sportive dei bambini e dei parco verde f4 1-2ragazzi e che comprendessero campi da gioco fino all’età della scuola dell’obbligo. Sarebbe opportuno che, laddove si programmino costruzioni, che le stesse non possano impegnare una superficie coperta maggiore del 3 per cento dell’area disponibile con tale destinazione. Dovrebbe quindi, essere garantita un’alberatura idonea e prato almeno del 50 per cento della superficie”.

“Sono perfettamente cosciente che bonificare l’area rappresenta un costo per chiunque, ed è per questa ragione che pur non essendo esperto del settore, ho individuato gli interventi nei punti seguenti: Completamento della strada di via Pontina facendola confluire su via Cappuccini, attraversando il terreno in questione. Rimozione di tutto il materiale edile di scarto abbandonato nell’area verificando la presenza di eventuale materiale tossico occultato e spianamento orizzontale dell’intera area. Realizzazione di un progetto di riqualifica urbana”.

“Sindaco, Le chiediamo ancora una volta un suo intervento ponendo l’attenzione del Consiglio Comunale alla nostra richiesta per una soluzione definitiva. La bonifica in questione non appare un’impresa impossibile per un capoluogo di provincia quale è Brindisi, il quale spesso ha mostrato di essere presente alle esigenze dei cittadini. La sicurezza del cittadino, l’urbanistica della città e l’igiene dei quartieri proferiscono serenità alla popolazione migliorandone oggettivamente la qualità della vita”.

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